Firma storica del Corriere della Sera, giornalista e critico di grande fama, sceneggiatore e saggista, Tullio Kezich era una tra le firme più lette della critica cinematografica. Suo uno dei libri più belli scritti sul cinema di Fellini “Federico: Fellini, la vita e i film” (Feltrinelli), ma anche “Noi che abbiamo fatto la dolce vita” da cui è stato tratto l’omonimo documentario appena visto al Festival di Locarno.
Tullio Kezich era nato a Trieste il 17 settembre 1928, aveva cominciato come recensore di Radio Trieste. Nel 1950 inizia la collaborazione con la rivista Sipario, per poi lavorare in seguito con Settimana Incom, Panorama, La Repubblica e appunto Il Corriere della Sera. Alle sue spalle anche testi per il teatro e collaborazioni come sceneggiatore per il cinema (La Leggenda del Santo Bevitore, Venga a prendere il caffé da noi) e per la TV (La Coscienza di Zeno, Delitto e Castigo). Nel 1961 fu anche attore per l’amico Ermanno Olmi nel suo bellissimo Il Posto.
Tullio Kezich, che avrebbe compiuto 81 anni tra un mese, era malato da tempo e per sua volontà il funerale non verrà celebrato e la sua salma verrà cremata.
Sara Sagrati