Videocracy è un documentario firmato Erik Gandini e distribuito dalla Fandango di Domenico Procacci, che racconta 30 anni di sistema televisivo italiano, dall’inizio dell’era Mediaset, e di come le TV commerciali siano riusicte a cambiare il potere, la società e la politica.
Il film è uno degli eventi attesi alla prossima Mostra del Cinema di Venezia dove sarà presentato all’interno della Settimana della Critica il 3 settembre per poi uscire nelle sale cinematografiche il giorno successivo.
Una data di uscita imminente che non sarà supportata dalla trasmissione dei trailer sui canali Rai e Mediaset. Pare infatti che si siano rifiutati di trasmetterli a causa “dell’inequivocabile messaggio politico di critica al governo” (Rai) e perché “sia il film che il trailer sono un attacco al sistema tv commerciale, quindi non ritenevano opportuno mandarlo in onda” (Mediaset).
Strano se si pensa che non ci furono problemi con i trailer, per esempio, de Il Caimano o di Viva Zapatero e che in fondo si tratta di spazi pubblicitari pagati, per quanto agevolati. “Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l’Italia è cambiata” ha dichiarato Domenico Procacci.
Mossa di marketing o realtà?
Guardando il trailer del film, non visibile in tv, ma recuperabile in rete per esempio qui, il tono è certamente accusatorio, ma non ci sembra sia così disturbante tanto da dover subire questo trattamento. Ci sono le donne che si spogliano, Corona, l’acquisto del potere politico da parte di Silvio Berlusconi… tutta roba nota, no?
Probabilmente ha ragione Procacci e i tempi son cambiati, oppure anche i “censurati” hanno imparato a far parlare di sé, visto che poroprio il sottotitolo del film è basta apparire. Voi che ne pensate?
Sara Sara