In questo film, Emir Kusturica celebra l’incredibile storia di Diego Armando Maradona: eroe sportivo, dio vivente del calcio, artista brillante, campione del popolo, idolo in disgrazia e fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo. Da Buenos Aires a Napoli – fino a Cuba – Emir Kusturica segue le vicende di quest’uomo straordinario, dalle sue umili origini alla sua fama mondiale, dalla sua spettacolare ascesa alla tragica caduta. Un documentario unico sul ‘calciatore del secolo’, girato dal suo fan più grande Emir Kusturica annuncia ufficialmente il suo progetto per un documentario su Diego Maradona: “Il primo film”, spiega “che racconterà tutti gli aspetti della vita di Maradona”. Il rinomato regista, vincitore di due Palme d’Oro a Cannes e di numerosi altri premi internazionali, intende documentare la vita del più grande calciatore di tutti i tempi! La notizia esce su tutti i giornali del mondo. Le riprese inizieranno a Buenos Aires, per continuare a Napoli, tappa importante nella vicenda sportiva di Maradona, e quindi a Cuba, la sua città adottiva, e a Belgrado, patria del regista: “La mia intenzione nei prossimi cinque mesi è di scoprire la vera personalità di Maradona”.
Questo film è testimone dell’incontro unico fra due titani, uniti dall’eccesso, dalla passione e dal genio. Nessun altro regista avrebbe mai potuto comprendere a pieno l’enigmatica miscela esplosiva che Maradona incarna, nessun regista al di fuori di Kusturica avrebbe mai potuto guadagnarsi la fiducia e l’amicizia di questo grande campione: “Ho sempre sognato di fare il calciatore e a modo mio, l’ho fatto”. Per la prima volta nella sua vita, Maradona ha accettato una piena e stretta collaborazione con un filmmaker, mettendosi a nudo davanti alla macchina da presa, rivelando l’uomo dietro al mito.
Il film ci conduce lungo lo straordinario percorso di Maradona, nell’anno che Kusturica definisce “La rinascita di Maradona”: la sua vita e la sua carriera, i suoi trionfi e le sconfitte, i luoghi chiave della sua vita – Buenos Aires, Cuba, Napoli – fino al momento decisivo della sua rinascita. Dalle sue umili origini di Villa Fiorito, all’odierna Buenos Aires dove vive oggi con sua moglie e le loro due figlie. L’idea era di fare luce sul desiderio non ancora realizzato da Maradona, e cioè quello di “creare un’armonia in famiglia”, mostrando un film che mira al cuore dell’individuo, sotto lo sguardo unico di Emir Kusturica. I due volti di Maradona. Da un lato, l’uomo pubblico, l’eroe, l’icona, ma anche l’uomo politico, impegnato e appassionato, amico di leader del calibro di Fidel Castro, coraggioso oppositore della globalizzazione. Dall’altro, Maradona come nessuno l’ha mai visto prima, il Maradona privato: la sua vita familiare, le sue speranze, le sue paure, le sue gioie e le sue frustrazioni. Attraverso Kusturica, Maradona ci invita ad assistere alle sue trasformazioni, rivelando l’umiltà fondamentale che non lo ha mai abbandonato. L’opportunità unica anche di rivivere la felicità che Diego Maradona ha regalato a tutti noi nel corso degli anni.
Il ‘Pibe de Oro’ ha subito una caduta ma è tornato in piedi e il film di Kusturica ci racconta non solo di quanto fosse grande quest’uomo in passato, ma anche di quanto sia ancora grande oggi: “Sono un idealista. Per me Maradona sarà sempre più forte degli effetti della droga che prendeva. E’ un artista. E un artista deve superare i propri limiti, rifiutare il piedistallo su cui ti pone la società, per poi distruggerti e seppellirti”. Maradona parla degli anni dell’abuso, rivelando la sua umanità e qualità di grande sportivo, che gli hanno permesso di superare l’avversità. Durante il processo di lavorazione del film, Maradona recupera la salita, si confronta con il suo passato, esorcizza i suoi demoni. Questa è la storia di un uomo che vive di nuovo. Diego Maradona di Emir Kusturica. Il risultato è strepitoso, assoluto, vivace, caotico, ricco di emozioni. E di musica. Come nella scena in cui Manu Chao canta “La Vida Tombola”, la sua ultima canzone su Maradona. Il cantante rivela al magazine “So Foot”: “All’inizio Kusturica voleva “Santa Maradona” per il suo film. Io non avevo nulla in contrario. L’idea di partecipare in un meeting fra Kusturica e Maradona per me era già abbastanza. Sono molto diversi, ma rappresentano due tori, ai miei occhi. Una grande coppia… Volevo davvero far parte del film. Ho chiesto a Kustu di darmi la possibilità di scrivere una canzone nuova, di mettermi in gioco dal punto di vista artistico. Poi ho incontrato Diego a Napoli. All’inizio ho pensato a “Mala Fama”, del mio ultimo album. Poi ho scritto “La Vida Tombola”, l’ho cantato con due chitarre in Argentina per Diego, lui era appena uscito dalla sua macchina. Kustu ha ripreso la scena”.