10 COSE DI NOI è un film pieno di umanità, arguzia e, in definitiva, saggezza, basato su un racconto semplice eppure efficace nel sottolineare l’importanza di correre dei rischi in un mondo che promuove solo scelte sicure.
Morgan Freeman, vincitore di un Academy Award, interpreta una star che, come nel caso stesso di 10 COSE DI NOI, sta prendendo in considerazione un ruolo da protagonista ma in un film indipendente in fase di preparazione.
Nel corso di uno studio su campo per approfondire il proprio ruolo da direttore di supermercato, incontra Scarlet, una vivace cassiera ispanica interpretata dalla bravissima Paz Vega.
Durante la movimentata giornata che trascorrono insieme, la celebrità e la cassiera si adoperano per darsi una mano ad affrontare le reciproche (diversissime) difficoltà, diventando, strada facendo, improbabili e affidabili compagni nel breve ma memorabile viaggio verso la scoperta di se stessi.
10 COSE DI NOI è stato scritto e diretto da Brad Silberling, che, nel suo primo film non hollywoodiano, abbraccia totalmente l’estetica indipendente.
Girato in quindici giorni con un cast e uno staff estremamente veloce e professionale, 10 COSE DI NOI è nato dalla cooperazione tra la Revelations Entertainment di Morgan Freeman e la Reveal Entertainment di Brad Silberling.
Nel corso della sua analisi della “maledizione del successo”, Silberling è rimasto affascinato anche dalle cassiere dei supermercati, specialmente dalle addette alle cosidette casse rapide, alle quali mettersi in fila per un numero di acquisti inferiori alla decina – da cui il titolo originale del film 10 ITEMS OR LESS. “Ogni cliente rappresenta una possibile rogna” sostiene. “La cassiera – al femminile, perché generalmente è una donna – deve essere una poliziotta, che vigila sull’impulso umano a cercare scorciatoie. A pochi passi da lei, c’è una cassiera che lavora senza restrizioni, e con meno clienti. In qualche modo, ho sentito che il nostro attore doveva incontrare questa donna. Ho pensato che avrebbero fatto del bene l’uno all’altra”.
Silberling sapeva che, a Hollywood, c’erano solo pochi attori che potevano soddisfare le insolite esigenze di un simile ruolo. “Avevamo bisogno di un bravissimo attore e di un’icona familiare, perciò avevamo pochissima scelta”. Il copione è stato mandato direttamente al leggendario Morgan Freeman. “Cercavo un grande attore” ricorda Silberling.