Nel corso dell’incontro avvenuto nello Spazio Italia il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi ha annunciato che il suo dicastero è al momento impegnato nella formulazione dell’ipotesi di un’Agenzia nazionale del cinema italiano sull’esempio del CNC francese, con un sistema autonomo di finanziamento. “Stiamo lavorando a una bozza di natura tecnica e finanziaria che, una volta presentata al Governo e poi al Parlamento, diverrà un provvedimento legislativo che spero ottenga una larga convergenza, tenendo conto che una ipotesi simile era contenuta anche nel programma elettorale del Partito Democratico”.
Del resto il progetto di un’Agenzia nazionale del cinema italiano era già contenuta nella proposta di legge di sistema Colasio-Franco avanzata nella precedente legislatura dall’allora maggioranza governativa di centrosinistra.
“Quando ci sono delle buone idee non importa da chi provengano, restano delle buone idee – ha dichiarato il ministro – Manca infatti nel nostro Paese un grande polmone finanziario che consenta al nostro cinema di fare un ulteriore salto di qualità nella sfida internazionale, e di questo ne ho già parlato con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti”.
Per Bondi l’Agenzia significherà il superamento delle attuali strutture pubbliche che s’occupano di cinema: “Un’unica nuova società assumerà tutte le competenze e le funzioni della DG Cinema, Cinecittà Holding, Istituto Luce, Filmitalia e Centro sperimentale di cinematografia. Ciò consentirà di ridurre i costi, eliminare sovrapposizioni di competenze e unica fonte di alimentazione finanziaria per il cinema italiano“.
Fonte: Cinecittà