Seconda città in Italia, dopo Roma, Venezia ha da oggi la “Casa del Cinema“, al piano terra di Palazzo Mocenigo a San Stae, nel quale ha da tempo sede l’Ufficio Cinema del Comune. La “Casa del Cinema” – incentrata su una sala di proiezione da 50 posti e su una sala di consultazione video con dieci postazioni – è stata presentata con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l’assessore comunale ai Lavori pubblici di Venezia, Mara Rumiz, l’assessore comunale alla Produzione culturale, Luana Zanella, il presidente di Edilvenezia, Claudio Orazio, il direttore del Circuito cinema comunale, Roberto Ellero.
Ellero ha sottolineato il “salto di qualità” compiuto rispetto alla Videoteca Pasinetti, con la realizzazione di uno spazio che sarà punto di aggregazione per la cultura cinematografica e di supporto per la produzione cinematografica in città, con respiro e ambizioni ben superiori a quelli consentiti dalla vecchia sede. Nel ricordare la scelta compiuta dal Comune alla fine degli anni Novanta, con l’assunzione diretta della gestione del cinema Giorgione, così salvando la presenza di sale cinematografiche in città, Ellero ha traguardato alle prospettive offerte dal progetto per l’ex cinema Rossini, per cui presto Venezia insulare avrà otto sale di proiezione, in gran parte dedicate al cinema di qualità e d’essai.
Mara Rumiz si è dapprima soffermata sui lavori di recupero dell’immobile – lavori materiali indispensabili per creare le condizioni di sviluppo dei progetti culturali, svolti da Edilvenezia con Sacaim, durati soltanto otto mesi e con il costo contenuto di 500 mila euro – e quindi sull’impegno del Comune per il cinema, a fronte dell’assenza e dell’abbandono dei privati. Anche ricordando le difficoltà economiche, tecniche, logistiche che hanno segnato la realizzazione della “Casa del Cinema“, l’assessore si è detta “un po’ orgogliosa” di aver portato il suo “piccolo tassello” per corrispondere alle esigenze di Venezia di avere uno spazio in cui sia possibile non soltanto vedere buoni film, ma anche studiare e approfondire, magari in vista di una produzione.
Luana Zanella ha anch’ella preso lo spunto dalla “materialità” del lavoro, rilevando che senza infrastrutture materiali adeguate non si può fare cultura nella qualità e nella misura necessarie alla contemporaneità e a Venezia, e quindi, esprimendo grande soddisfazione, ha definito “una cosa preziosa” la “Casa del Cinema“, come luogo centrale della cultura a Venezia, per gli abitanti e gli studenti, e di collaborazione con altri enti, in primis la Biennale, il cui presidente, Paolo Baratta, ha inviato una lettera nella quale si è detto fiducioso in futuri colloqui per consolidare insieme una offerta culturale continuativa.
Dopo l’inaugurazione di martedì 23 settembre, entra immediatamente nel vivo, con appuntamenti giornalieri dal lunedì al sabato, la programmazione della Casa del Cinema, la nuova struttura del Circuito Cinema Comunale di Venezia. In linea di massima e salvo eccezioni di volta in volta segnalate, il palinsesto settimanale prevede:
– ogni lunedì gli appuntamenti con i classici in versione originale sottotitolata di Original Sound
– il martedì e il giovedì le rassegne tematiche, informative o personali del cinema d’autore
– il mercoledì gli incontri con gli autori
– il venerdì e il sabato le prime visioni del cinema indipendente.
Indicativo del tenore e delle finalità della programmazione il cartellone di fine settembre e ottobre, che si snoda intorno a cinque sezioni:
1. Kim, un uomo in rivolta. A trent’anni dalla scomparsa, il montatore e cineasta veneziano Kim Arcalli è protagonista della prima personale in programma nella nuova struttura, con una mostra fotografica, a cura di Giuseppe Ghigi, allestita nell’atrio della Casa del Cinema, e una rassegna di film comprendente dieci titoli, scelti fra quelli più rari e “personali” di Kim.
2. La vita è movimento. Il cinema di Max Ophuls. A Max Ophuls, autore a torto dimenticato dai più, sarà dedicato un incontro, guidato dal critico e docente Giorgio Tinazzi, mercoledì 29 ottobre, alle 17, seguito dalla proiezione dell’inedito (in Italia) documentario di Michel Mitrani Max Ophuls ou le plaisir de tourner. Del regista, tedesco di origine ma attivo successivamente anche in Italia, Stati Uniti e Francia, la Casa del Cinema proporrà otto film.
3. Original Sound – Classic. La rassegna dei film in lingua originale, un tempo al Giorgione e poi alla Pasinetti, torna in veste nuova, tutta dedicata ai classici.
4. Prime visioni. La sezione delle prime visioni off viene inaugurata dal film che più di ogni altro ha indicato come il cinema italiano indipendente goda di buona salute e sappia imporsi a dispetto delle ristrettezze distributive: Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti.
5. Incontri con gli autori. Un altro elemento innovativo e qualificante della Casa del Cinema è costituito dagli incontri con gli autori e dalle presentazioni librarie, che avverrano con cadenza settimanale.