Cineshow: sostegno da importanti istituzioni del settore

Anche RAI Trade e APT, Associazione dei Produttori Televisivi, hanno concesso il proprio patrocinio a CineShow, il primo salone dedicato al cinema alla tv e al multimedia che avrà luogo al Lingotto di Torino dal 18 al 20 novembre prossimi.

Viene così ribadita l’importanza del salone, il primo pensato da e per i professionisti del settore, che ha come obiettivo quello di promuovere l’industria audiovisiva nel nostro Paese, con momenti di incontro e di formazione. Del resto, CineShow ha ottenuto immediatamente il sostegno di tutte le Istituzioni politiche locali e l’adesione dei più importanti organismi culturali: il salone gode infatti dell’appoggio della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Torino, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, di UNIVIDEO, l’Unione Italiana Editoria Audiovisiva associata a Confindustria.

La presenza di Rai Trade è una ulteriore conferma dell’interesse che CineShow ha saputo suscitare fra le più autorevoli realtà che rappresentano il settore. Rai Trade è il distributore esclusivo in Italia e all’estero dei diritti di tutta la produzione Rai di cui garantisce la proprietà intellettuale.

La società, che ha come primo obiettivo l’avanzamento del Made in Italy in tutti gli ambiti dell’audiovisivo, gestisce globalmente attività di licencing oltre a molteplici progetti editoriali e ad operazioni di co-marketing. Tra le attività di Rai Trade vi sono la coordinazione del catalogo di numerosi produttori indipendenti, la produzione e la commercializzazione di canali tematici per la pay tv, la messa in onda di tutta la pubblicità RAI.

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Tenerezza in sala con “Un segreto tra di noi”

In una sua fulminante recensione di “Bonjour Tristesse“, Godard si dimenticò del film. Come? Bypassandolo quasi del tutto. Durante la visione del capolavoro premingeriano si era innamorato. Di un gesto, di una movenza, di un volto. E occupò quelle tre, quattro cartelle dattiloscritte parlando di Jean Seberg.
Un colpo di fulmine, uno di quelli di fronte ai quali non puoi far altro che soccombere.

Lo stesso ci è capitato di fronte a “Fireflies in the Garden“. Che è tante cose insieme. Uno struggente spaccato di una famiglia smembrata, un ficcante romanzo di formazione intriso di umori, una lezione di cinema e di sceneggiatura.
Diverse cosette messe insieme, ma più di tutto e prima di ogni altra cosa ci è parso un’indimenticabile esplorazione di un volto. La precisa mappa geografica di un corpo, anche, e in ultimo un’indimenticabile dichiarazione d’amore ad uno degli interpreti più cruciali del cinema degli ultimi trent’anni.

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Ai nastri di partenza la 27esima edizione delle Giornate del Cinema Muto

Nel 1982 si tenne la prima edizione delle Giornate del Cinema Muto, Cinemazero presentò presso l’Aula Magna del Centro Studi di Pordenone la collezione di film di Max Linder della Cineteca del Friuli.
Intitolata “Le roi du rire: alle origini del cinema comico”, doveva trattarsi di una rassegna una tantum… e invece eccoci oggi, Ottobre 2008, alla 27esima edizione.
Si, perchè la prima edizione fu notata dal decano degli storici italiani di cinema, Davide Turconi, che propose subito la seconda edizione. E così di anno in anno, Le Giornate del Cinema Muto, è diventato sempre più un evento importante. Davide (classe 1911) è stato direttore delle Giornate fino al 1989, continuando a far parte del consiglio direttivo fino al 1998. Dal 1999 al 2005, anno della sua morte, è stato presidente onorario del festival. A partire dall’edizione del 1997 le Giornate sono dirette dal critico e storico cinematografico inglese David Robinson.

Questa edizione, la 27esima appunto, si terrà a Pordenone dal 4 all’11 ottobre.

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Nel 2009 il grande evento delle animazioni giapponesi: Manga Impact

Il Festival internazionale del film di Locarno collabora con uno dei più prestigiosi Musei del Cinema d’Europa, quello di Torino, alla realizzazione di un ambizioso progetto congiunto di retrospettiva e mostra dedicato al cinema d’animazione giapponese (Anime) e al suo universo, in particolare ai fumetti a cui s’ispira o è associato (Manga): Manga Impact.
Manga Impact sarà quindi un viaggio appassionante attraverso la storia, i generi e gli stili di questo cinema (dal più commerciale al più specializzato), senza trascurare le sue origini lontane, dal punto di vista narrativo e grafico. L’evento sarà accompagnato da un’opera molto ricca, per testi e contenuti iconografici, che intende diventare lo strumento di riferimento per tutte le persone interessate per scoprire la diversità e l’originalità del Manga e dell’Anime.
Manga Impact intende far (ri)scoprire in modo esaustivo l’universo del Manga e dell’Anime, di cui l’importanza e la portata sono solo parzialmente apprezzate in Occidente. Si tratta di superare i pregiudizi che assimilano spesso l’animazione giapponese a un’operazione puramente commerciale per svelare la straordinaria ricchezza di questo universo nel contempo sociale, culturale ed estetico. Per farlo verranno incrociate varie prospettive: nel risalire alle origini millenarie del Manga a livello grafico quanto narrativo, verrà ad esempio presentato l’insieme di generi e tipologie di Manga e d’ Anime esistenti, così come la loro estrema frammentazione – pubblicazioni e film per bambini, adolescenti o adulti, ragazzi o ragazze, erotici (nelleloro ramificazioni), storici, romanzeschi, ecc. Si percorrerà l’estrema diversità di tipologie e stili che ne derivano, dal più apparentemente “commerciale”, alle opere di artisti contemporanei, passando per i film di genere e le opere “d’autore”.

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Mamma Mia! Un musical travolgente!

Meryl Streep e Pierce Brosnan sono i protagonisti di Mamma Mia! The Movie, la storia – in musica – di una madre, una figlia, tre padri, di occasioni perdute e amori in erba, e della miriade di romantiche possibilità nella cornice di un’incantevole isola greca in cui abbondano musica e danze.
Affiancano Streep e Brosnan in questa dolce commedia musicale ricca di sentimenti: Colin Firth (Love Actually, Che pasticcio, Bridget Jones), Stellan Skarsgard (Pirati dei Caraibi: ai confini del mondo, L’esorcita: la genesi), Julie Walters (Ritratto di una donna contro, Harry Potter), Dominic Cooper (The History Boys, Starter for 10), Amanda Seyfried (Mean Girls, Big Love per la TV) e Christine Baranski (Due candidati per una poltrona, Chicago).
Le tre donne che hanno dato vita al grande successo teatrale di Mamma Mia! e cioé la produttrice Judy Craymer, la sceneggiatrice Catherine Johnson e la regista Phyllida Lloyd, hanno portato questa allegra storia musicale sul grande schermo. Il produttore Gary Goetzman (La guerra di Charlie Wilson, The Polar Express, Il mio grosso grasso matrimonio greco) si è unito alla produzione cinematografica

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Miracolo a Sant’ Anna: dentro la Seconda Guerra Mondiale

E’ uscito nelle nostre sale “Miracolo a Sant’Anna” un’avvincente storia sulla Seconda Guerra Mondiale, che racconta le vicende di quattro soldati afroamericani, i Buffalo Soldiers della 92ª Divisione, impegnati in Toscana durante la Seconda Guerra Mondiale. I soldati vivono la tragedia e il trionfo della guerra quando si ritrovano intrappolati oltre le linee nemiche e separati dai commilitoni, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per salvare un bambino italiano.

Il regista, Spike Lee, rivela che il film è un giallo che affronta eventi storici e la cruda realtà della guerra, ma è anche una storia di compassione e amore. C’è un elemento molto lirico, magico e mistico al suo interno.

Miracolo a Sant’ Anna è ambientato in Toscana nel 1944. È la storia di quattro soldati neri americani della 92ª Divisione “Buffalo Soldiers” dell’esercito statunitense – interamente composta da militari di colore – che rimangono bloccati in un piccolo paese al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell’esercito, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per trarre in salvo un bambino italiano.

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Festival Internazionale del Film di Roma: inaugurazione a passo di samba!

È stato presentato il programma della sezione competitiva Cinema 2008 del Festival Internazionale del Film di Roma: le pellicole in concorso e fuori concorso di Anteprima/ Première e la sezione Alice. Due film italiani, in prima mondiale, apriranno e concluderanno la manifestazione. Ad inaugurare il Festival sarà il film in concorso L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi con Monica Bellucci, Pierfrancesco Favino, Ksenia Rappoport e Piera Degli Esposti. Il film di chiusura, subito dopo la premiazione, sarà L’ultimo Pulcinella, con Massimo Ranieri, che Maurizio Scaparro ha tratto da un suo celebre testo teatrale ispirato ad un’idea di Roberto Rossellini. La Selezione Ufficiale riunisce al suo interno le opere della sezione competitiva Cinema 2008 e le pellicole in concorso e fuori concorso di Première | Anteprima. Nell’ambito di Cinema 2008 viene presentato il film 8/Huit/Eight, Ispirato agli otto obiettivi fissati nel settembre 2000 dalle Nazioni Unite per migliorare la vita della popolazione mondiale. Questo film collettivo, diviso in otto segmenti, vede la luce nella sua interezza in prima mondiale assoluta a Roma alla presenza dei suoi autori: Jane Campion, Gael García Bernal, Jan Kounen, Mira Nair, Gaspar Noé, Abderrahmane Sissako, Gus Van Sant e Wim Wenders.

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A Pistoia il festival dedicato al sessantotto

Continua nei locali della biblioteca San Giorgio la rassegna cinematografica che intende raccontare temi, linguaggi e autori dai fratelli Lumière fino ai giorni nostri. Il mese di ottobre è dedicato al Sessantotto. A quarant’anni di distanza saranno proposte riflessioni su quell’anno controverso attraverso film che direttamente o indirettamente hanno interpretato un’epoca. Tutte le proiezioni sono presentate e commentate da Maurizio Tuci. La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi presso il banco della mediateca: saranno accettate richieste fino ad esaurimento dei 20 posti disponibili e sarà data precedenza a chi intende iscriversi all’intero ciclo.
giovedì 2 ottobre – proiezione ore 16.30 LA PACIFISTA (1971) di Miklos Jancso
martedì 7 ottobre – proiezione ore 16.30 ALICE’S RESTAURANT (1969) di Arthur Penn

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Festival internazionale di Roma. La prima edizione del nuovo corso, quella che trasforma la Festa

La prima edizione del nuovo corso, quella che trasforma la Festa del Cinema in Festival del Film di Roma, apre, all’insegna del cinema italiano proponendo L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi. E affiancandogli nel concorso ben altri 5 titoli nazionali, che arrivano a 20 se si considerano tutte le sezioni della manifestazione. “Un segnale dell’attenzione verso il cinema di casa nostra – come ha ammesso Piera Detassis, coordinatrice della direziona artistica – Abbiamo effettuato delle piccole trasgressioni, delle rotture di luoghi comuni. Oltre ad aprire con un film italiano, cosa insolita che non avevamo mai fatto, abbiamo poi inserito in programma ben quattro commedie e cercato di scoprire se i generi sono declinabili in modo autoriale”. Tra le venti pellicole che il festival presenta in competizione e le sei fuori concorso, suddivise tra Anteprima e Cinema 2008, si ride infatti in varie lingue. Ad esempio con la commedia brillante Easy Virtue dell’inglese Stephan Elliott – stesso regista di Priscilla, la regina del deserto – che grazie a Jessica Biel, Colin Firth e Kristin Scott Thomas porta sullo schermo un testo teatrale di Noel Coward, un apologo sulla lotta di classe e le differenze tra Stati Uniti e Inghilterra, e con il francese Parlez-moi de la pluie di Agnès Jaoui, in cui la regista recita di nuovo al fianco di Jean-Pierre Bacri raccontando di una femminista da poco entrata in politica alle prese con gli affari della madre morta un anno prima. Portano il sorriso anche Si può fare, il film con cui Giulio Manfredonia trasforma Claudio Bisio nel responsabile di una cooperativa che si occupa di matti e il lavoro di Krzysztof Zanussi A Warm Heart, su un uomo che ha bisogno di un trapianto di cuore e sul suo incontro con un giovane aspirante suicida che “potrebbe fare al caso suo”.

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