Si chiude oggi Venice Film Meeting: bilancio positivo

Spettatori in crescita, partecipazione costante, applausi sinceri: la quinta edizione del Venice Film Meeting, in programma da lunedì alla Multisala Astra, si avvia a chiudere i battenti con un lusinghiero bilancio di pubblico, buoni giudizi della stampa e semmai il rammarico di una sala spesso insufficiente, pur con i suoi 135 posti, a contenere gli spettatori.

Segnali di crescita, dunque, per la vetrina delle produzioni veneziane, sin dal film d’esordio, Chi crea Venezia di Elia Romanelli, che sarà in replica domani sera alle 21 all’Aurora Beach e in ottobre, a Venezia, sullo schermo della nuova Casa del Cinema.

Oggi, venerdì, ultima giornata del festival. Si comincia alle 16 all’Astra, con la Venezia dell’artista moscovita Tatiana Danilyants, autrice dell’inedito Hidden Garden, che si addentra nella quotidianità della Venezia minore. A seguire il documentario di Valentina Monti Uganda Calling, prodotto da Mestiere Cinema, i Micrometraggi di un giorno qualunque realizzati dagli studenti delle scuole superiori veneziane e mestrine nell’ambito del primo concorso per brevi filmati realizzati con i telefonini, il documentario del giornalista Maurizio Crema e di Enrico Stocco Sulle ali del Leone e infine il film di Antonio Pintus Mea culpa, che indaga sul folle progetto nazista di eutanasia dei cosiddetti malati di mente.

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Sabato 6 settembre la sesta edizione di Cinecittà: un quartiere per il cinema

Anche quest’anno il Centro Sperimentale di Cinematografia partecipa alla realizzazione della rassegna cinematografica ”Cinecittà: un quartiere per il cinema” : appuntamento con i capolavori del cinema italiano negli spazi delle periferie romane rese famose dal cinema.

L’evento – dal 6 al 13 settembre presso i giardini di Villa Lais e dal 14 al 20 settembre presso i giardini del Monte del Grano – vuole guardare alla storia del cinema italiano, ma anche al suo futuro: ogni film sarà infatti preceduto da un cortometraggio realizzato dagli allievi della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Questa sesta edizione è dedicata a Giuseppe De Santis, regista tra i più grandi protagonisti del cinema italiano, e a Suso Cecchi D’Amico, sceneggiatrice che ha collaborato con i più importanti registi italiani, da Visconti a De Sica, Monicelli, Zeffirelli, Comencini e tanti altri ancora.

Nell’ambito della rassegna sarà allestita una mostra fotografica con foto di scena tratte da alcuni film in programma.
La rassegna organizzata dall’associazione culturale “Il Terzo Occhio” in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, è sostenuta dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e dai Municipi IX e X.

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Calopresti: la sicurezza sul lavoro è un’ utopia per cui vale la pena di battersi

“La sicurezza sul lavoro è un’utopia per cui vale la pena di battersi” ha dichiarato Calopresti nella presentazione alla stampa del suo film/documentario “La fabbrica dei tedeschi“, che verrà proiettato sabato 6 Settembre, nella sezione “Eventi Orizzonti“.
La pellicola racconta, attraverso testimonianze e interviste la tragedia della ThyssenKrupp, azienda torinese di acciaieria e siderurgia, nella quale persero la vita sette operai nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007.
Il film nasce come dice lo stesso regista “dall’assurdità di una multinazionale in cui le persone lavorano anche 18 ore su 24 e spengono da sole gli incendi.

Nel prologo, realizzato in pellicola in bianco e nero, gli attori Valeria Golino, Monica Guerritore, Silvio Orlando, Luca Lionello, Rosalia Porcaro, Vincenzo Russo e Giuseppe Zeno impersonano i parenti delle vittime e rievocano gli ultimi momenti di semplice quotidianità prima della tragedia.

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Sandro Bondi: progetto Agenzia per il Cinema

Nel corso dell’incontro avvenuto nello Spazio Italia il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi ha annunciato che il suo dicastero è al momento impegnato nella formulazione dell’ipotesi di un’Agenzia nazionale del cinema italiano sull’esempio del CNC francese, con un sistema autonomo di finanziamento. “Stiamo lavorando a una bozza di natura tecnica e finanziaria che, una volta presentata al Governo e poi al Parlamento, diverrà un provvedimento legislativo che spero ottenga una larga convergenza, tenendo conto che una ipotesi simile era contenuta anche nel programma elettorale del Partito Democratico”.

Del resto il progetto di un’Agenzia nazionale del cinema italiano era già contenuta nella proposta di legge di sistema Colasio-Franco avanzata nella precedente legislatura dall’allora maggioranza governativa di centrosinistra.

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65ma Mostra del Cinema di Venezia: è la volta di Yuppi Du

Venezia, 4 settembre. Nono giorno della 65ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
In questa giornata, come evento speciale, verrà proiettato fuori concorso il film di Adriano Celentano, Yuppi Du del 1975.
La pellicola, verrà presentata in prima mondiale, in questa nuova versione restaurata anche nelle musiche, alle ore 22 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, alla presenza del regista, interprete e autore.

Un musical della gioiosa rivolta contro povertà e ingiustizie sociali, morti bianche e veleni che inquinano corpi e pensieri. La storia, ispirata a un fatto di cronaca, racconta dell’apparizione di Silvia (Charlotte Rampling), creduta morta e in realtà fuggita con un ricco milanese, mentre nel frattempo suo marito Felice (Adriano Celentano) si è risposato con la dolce e bellissima Adelaide (Claudia Mori). La felicità può essere in una casa-palafitta, in un umido antro sotto un ponte piuttosto che nella vita nella sontuosa Milano dell’apparenza e dello smog. Storia di crudeltà e disillusione, con il sentimento che si fa commercio. Metafora della modernità e delle sue tentazioni. L’antidoto è Felice che riuscirà a fare dei fumi chimici, dell’avidità e degli abusi una parabola d’amore.

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Claudio Santamaria al cinema Anteo per la proiezione di Birdwatchers

Milano, 4 settembre. Questa sera, alle 20, Claudio Santamaria sarà presente al cinema Anteo alla proiezione del film di cui è protagonista “La terra degli uomini rossi” (Birdwatchers).

Marco Bechis , il regista della pellicola, dopo aver dedicato due film alla tragedia dei desaparecidos, ossia i bellissimi Garage Olimpo e Figli – Hijos, si sposta dalla sua Argentina in Brasile per raccontare una tragedia attuale, quella dei Guaranì del Mato Grosso do Sul.
I Guarani del Brasile stanno soffrendo terribilmente per la perdita quasi totale delle loro terre, disboscate e usurpate da allevatori e coltivatori di tè a partire dalla fine dell’800. “Mato Grosso” significa “foresta fitta” ma degli alberi non c’è più traccia. Negli ultimi quindici anni, anche le poche terre che i Kaiowá cercavano disperatamente di conservare sono state dimezzate e, oggi, misurano meno di 25.000 ettari. Le loro comunità vivono ammassate in anguste riserve istituite dal governo ai margini delle città: piccoli appezzamenti di terreno simili a bidonville, completamente circondati da ranch e piantagioni.

Nel film, i fazendeiro conducono la loro esistenza ricca e annoiata. Possiedono campi di coltivazioni transgeniche che si perdono a vista d’occhio e trascorrono le serate in compagnia dei turisti venuti a guardare gli uccelli [birdwatchers].

Ai limiti delle loro proprietà, cresce il disagio degli indio che di quelle terre erano i legittimi abitanti.
Costretti in riserve, senza altra prospettiva se non quella di andare a lavorare in condizioni di semi schiavitù nelle piantagioni di canna da zucchero, moltissimi giovani si suicidano.

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