E’ uscito il 18 Aprile “L’ultima missione”, il film di Olivier Marchal.
“Oltre a raccontare l’intrigo poliziesco, volevo realizzare un film sulla redenzione e sull’oblio come condizioni della nostra esistenza”.
Marchal punta in alto e per il suo L’ultima missione” brucia ogni attesa.
Uscendo allo scoperto. E ricollegandosi a “Gangsters” e a “36”. Il suo terzo film da regista profuma di chiusura. Quella della trilogia, è chiaro, ma anche di un affresco umanista che qui raggiunge il suo zenith fumante.
Melville rimane in sovrimpressione. In mezzo c’è dell’altro. Sbarramenti saltati in aria, disillusioni senza freno, esistenze bruciate a fuoco lento. E attraversate da ferite che non cicatrizzano.