Diventa famoso a soli ventisei anni, il suo nome è Cam Gigandet

L’ attore Cam Gigandet diventa famoso subito dopo la serie tv O.C e l’ interpretazione in due film: Never Back Down e TwilightCam Gigandet,finiti gli studi si trasferisce subito a Los Angeles con neanche un soldo in tasca e completamente solo.Ha un fisico statuario, nella sua settimana infatti dedica molte ore alla cura del suo corpo e viene persino definito come l’ uomo che possiede i migliori addominali di Hollywood.
nel nuovo film che sta girando: Five Star Day , l’ attore Cam Gigandet interpreta un personaggio che appare molto simile a lui, un individuo che perde tutto e va alla riceca di ciò che vuole veramente e di ciò che è veramente importante per lui.
Gigandet è convinto che tutto il suo successo sia dovuto alle sue grandi prestazioni fisiche del passato. Le definisce come le basi fondamentali, sia fisiche che morali,che l’hanno fatto diventare un uomo.

Read more

Tom Welling in Clark Kent di Smallville: il super eroe piu affascinate di tutti i tempi

Se parliamo di Tom Welling o meglio conosciuto come Clark Kent, protagonista del telefilm Smallville, non stiamo parlando di un personaggio qualunque, ma di un vero e proprio talento nel mondo dello spettacolo, amato da molte ragazze.
Voi vi chiederete ma cosa puo avere di così tanto bello Tom Welling ? Cos’ ha in più degli altri attori ? Inanzitutto Tom Welling ha in più la straordinaria bellezza dei lineamenti, meravigliosi occhi smeraldo e una bocca tutta da baciare. Nonostante tutto questo gli venga fatto notare, a Tom Welling non importa molto, quel che a lui importa veramente è calarsi in un ruolo che gli piaccia seriamente e che gli susciti emozioni.
Molte sue fans sono onorate della professionalità di Tom Welling, anche se loro provano emozioni molto diverse dalle sue nel vederlo in Smallville…!

Read more

Esce a Dicembre il nuovo film di Mark Herman: IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE, un film sul Nazismo raccontato ai giovani

L’amicizia fra il figlio di un ufficiale nazista ed un ragazzino ebreo rinchiuso in un campo di concentramento avrà delle terribili conseguenze… Da venerdì 19 dicembre 2008 al cinema

Il bambino con il pigiama a righe è un film evocativo di un’epoca nera e tragica, rivista attraverso la psicologia di un’amicizia infantile complicata da una realtà storica di discriminazioni e di selezioni razziali. A differenza di La vita è bella e di Train de vie, Il bambino con il pigiama a righe non è una favola dove ognuno ha un ruolo specifico, al contrario nel film di Herman i due universi, quello del Bene e quello del Male, si uniscono fino a confondersi e a sconvolgersi. Saranno l’inadeguatezza e la debolezza degli adulti, anche di quelli buoni, a obbligare i bambini a prendere in mano il proprio destino e a determinarlo. Sarà proprio il regista inglese ,Herman , a mettere in scena le ingiustizie e i rapporti di forza attraverso episodi quotidiani, immersi nella severità dei colori freddi, rendendo la storia sempre più straziante.

TRAMA DEL FILM: IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

Read more

Lavoro, guerra e passione: Belluno scopre i classici americani

La Biblioteca civica e l’Informaimmigrati di Belluno con la collaborazione dell’Associazione Alba Azione di Gioia, avvia un cineforum con una serie incontri aperti gratuitamente alla partecipazione di tutti dal titolo “Lavoro, guerra e passione. I classici della letteratura americana al cinema“.
In tre mercoledì successivi (26 novembre, 3 e 10 dicembre) saranno proiettati presso la sala grande dell’Auditorium alle ore 20.30 i dvd: Furore di John Ford del 1940 tratto dall’omonimo romanzo di John Steinbeck, Addio alle armi di Charles Vidor del 1957 tratto dall’omonimo romanzo di Hernest Hemingway e La lunga estate calda di Martin Ritt 1958 tratto dal romanzo La carne di William Faulkner.

Read more

Nessuna verità: Di Caprio presenta il suo nuovo film a Roma e sostiene Obama

Leonardo Di Caprio nel giorno di Obama. “Ho passato tutta la notte sveglio, è una giornata straordinaria. Tutto il mondo ci sta guardando e possiamo essere orgogliosi di essere americani. Mi sono tolto un peso dalle spalle”. Così dichiara Di Caprio che è a Roma per Nessuna verità, la spy story dietro le quinte della guerra in Iraq. Nel film ha il ruolo di Roger Ferris, il miglior agente operativo dei servizi segreti Usa che conosce e ama profondamente il Medio Oriente, al punto da entrare in attrito col suo capo Ed Hoffman (Russell Crowe), padre di famiglia piuttosto appesantito nel fisico, che controlla tutto a distanza con complicati quanto asettici sistemi satellitari e dà ordini tassativi per telefono mentre accompagna i figli a scuola o alla partita di baseball. Combattendo una guerra da un computer portatile in periferia, Hoffman è sulle tracce di un nuovo leader del terrorismo che ha orchestrato una campagna con una serie di esplosioni, eludendo la rete di intelligence più sofisticata al mondo. Per portare il terrorista allo scoperto, Ferris dovrà infiltrarsi in un ambiente torbido, ma quanto più si avvicinerà al bersaglio, tanto più scoprirà che fidarsi può essere per lui una merce pericolosa, ma anche l’unica cosa in grado di tirarlo fuori dai guai ancora vivo.

Read more

Fratelli di sangue. Il cinema di Joel & Ethan Coen

Un Giano bifronte, come sostiene Ronald Bergan, biografo (grosso modo) ufficiale. Lo Yin e lo Yang di un unico essere, secondo Sam Raimi, regista, amico e (talvolta) collaboratore. Un io riflesso attraverso una lente che rifranga e moltiplichi, usando le parole di Ernst Theodor Hoffmann, che sarebbero appropriate, se solo questi avesse incrociato la sua epoca con la loro. I Coen. Joel ed Ethan, regista e sceneggiatore: rispettivamente, ma non rigorosamente. Autori, entrambi. Allo stesso titolo, circoscrivendo i ruoli soltanto per definire un ambito realizzativo che li vede controllare e gestire l’intero processo produttivo. Insieme: coregisti e cosceneggiatori. Inseparabili, come i gemelli Mantle di Cronenberg. Compatibili al punto tale che durante le interviste uno completa il discorso lasciato a metà dall’altro, lasciandolo invece incompiuto e guardandosi intorno smarrito se l’altro non c’è. Interscambiabili, come se fossero una coppia di personaggi shakespeariani perennemente in scena, dei Rosencrantz e Guildenstern riletti dalla effervescente penna di Tom Stoppard. Uno smisurato amore per il cinema americano e per le forme di narrazione tradizionali, unito ad un sapido e ben riconoscibile gusto per la trovata paradossale, imprevedibile e straniante, è il cordone ombelicale che li unisce e li sovrappone, uno in funzione dell’altro.

Read more