Il pugile e la ballerina: Muscoli, crinoline e amori disattesi

A chi non è mai capitato di perdersi dietro un amore impossibile, passare intere giornate sospirando, pensando all’ultima volta che avete incrociato il suo sguardo che però non comunicava quello che volevate, lo avete avuto vicino ma non potevate sfiorarlo, foto ravvicinate di un’amicizia che non si trasforma mai in grande passione… e lacrime e lacrime? Allora preparatevi emotivamente alla visione del primo lungometraggio di Francesco SurianoIl pugile e la ballerina“.
Il pugile è un vero pugile, Fabio, con una carriera ormai in declino e la voglia di riscatto sociale, la ballerina è Enzo, un gallerista, smaccatamente gay, esperto del mercato d’arte del novecento. Costretti a vivere insieme per necessità contingenti costruiscono una storia di relazione univoca scandita dall’amore di Enzo e la corrispondente indifferenza di Fabio.

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Cinema Trevi incontra Pasquale Squitieri per parlare delle morti bianche

Il tema delle morti bianche, purtroppo è un argomento che viene trattato tutti i giorni. Incidenti e morti sul lavoro sono all’ordine del giorno, giornali e siti ci ripropongono quotidianamente drammatiche notizie dal mondo del lavoro.

A far aprire gli occhi su questa drammatica realtà quotidiana se ne è occupato anche il cinema con film come “La fabbrica dei tedeschi” di Mimmo Calopresti, ricostruzione della tragedia della ThyssenKrupp avvenuta il 5 Dicembre 2007 nel quale morirono 6 operai. Nel film documentaristico gli interpretati (Monica Guerritore, Valeria Golino, Silvio Orlando, Luca Lionello, Rosalia Porcaro, Vincenzo Russo e Giuseppe Zeno) hanno devoluto il proprio ingaggio alle famiglie degli operai periti nella fabbrica.

E di questo argomento se ne è occupato anche anche Pasquale Squitieri, il regista napoletano che durante la 65esima Mostra del Cinema di Venezia ha proiettato lo spot per la sicurezza sul lavoro e contro le morti bianche Morire sul lavoro (2007, 1’8”), commissionato da Edilsicur e da Cgil-Cisl-Uil.

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A Pistoia il festival dedicato al sessantotto

Continua nei locali della biblioteca San Giorgio la rassegna cinematografica che intende raccontare temi, linguaggi e autori dai fratelli Lumière fino ai giorni nostri. Il mese di ottobre è dedicato al Sessantotto. A quarant’anni di distanza saranno proposte riflessioni su quell’anno controverso attraverso film che direttamente o indirettamente hanno interpretato un’epoca. Tutte le proiezioni sono presentate e commentate da Maurizio Tuci. La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi presso il banco della mediateca: saranno accettate richieste fino ad esaurimento dei 20 posti disponibili e sarà data precedenza a chi intende iscriversi all’intero ciclo.
giovedì 2 ottobre – proiezione ore 16.30 LA PACIFISTA (1971) di Miklos Jancso
martedì 7 ottobre – proiezione ore 16.30 ALICE’S RESTAURANT (1969) di Arthur Penn

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Festival internazionale di Roma. La prima edizione del nuovo corso, quella che trasforma la Festa

La prima edizione del nuovo corso, quella che trasforma la Festa del Cinema in Festival del Film di Roma, apre, all’insegna del cinema italiano proponendo L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi. E affiancandogli nel concorso ben altri 5 titoli nazionali, che arrivano a 20 se si considerano tutte le sezioni della manifestazione. “Un segnale dell’attenzione verso il cinema di casa nostra – come ha ammesso Piera Detassis, coordinatrice della direziona artistica – Abbiamo effettuato delle piccole trasgressioni, delle rotture di luoghi comuni. Oltre ad aprire con un film italiano, cosa insolita che non avevamo mai fatto, abbiamo poi inserito in programma ben quattro commedie e cercato di scoprire se i generi sono declinabili in modo autoriale”. Tra le venti pellicole che il festival presenta in competizione e le sei fuori concorso, suddivise tra Anteprima e Cinema 2008, si ride infatti in varie lingue. Ad esempio con la commedia brillante Easy Virtue dell’inglese Stephan Elliott – stesso regista di Priscilla, la regina del deserto – che grazie a Jessica Biel, Colin Firth e Kristin Scott Thomas porta sullo schermo un testo teatrale di Noel Coward, un apologo sulla lotta di classe e le differenze tra Stati Uniti e Inghilterra, e con il francese Parlez-moi de la pluie di Agnès Jaoui, in cui la regista recita di nuovo al fianco di Jean-Pierre Bacri raccontando di una femminista da poco entrata in politica alle prese con gli affari della madre morta un anno prima. Portano il sorriso anche Si può fare, il film con cui Giulio Manfredonia trasforma Claudio Bisio nel responsabile di una cooperativa che si occupa di matti e il lavoro di Krzysztof Zanussi A Warm Heart, su un uomo che ha bisogno di un trapianto di cuore e sul suo incontro con un giovane aspirante suicida che “potrebbe fare al caso suo”.

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Nuoro, il cinema racconta il lavoro delle donne

L’Ufficio della consigliera di parità della Provincia di Nuoro promuove una serie di incontri su tematiche di genere, ai quali abbinare la visione gratuita di film. Tali incontri verranno organizzati nella città di Nuoro nel periodo settembre – dicembre 2008. Si tratta di un ciclo di eventi, dal titolo “Il Cinema racconta il lavoro delle donne”, riconducibili al progetto “Il Cinema racconta il Lavoro”. Il ciclo di incontri ha la finalità di approfondire i temi legati ad una lettura di genere del mondo del lavoro attuale. La lettura è orientata alla promozione della parità per tutti i soggetti che presentano degli svantaggi, con un collegamento agli ambiti di intervento previsti per l’ufficio della Consigliera di Parità e l’utilizzazione di uno strumento di attrazione e coinvolgimento sperimentato come il cinema. Per raggiungere questa finalità si è pensato di utilizzare il format “il Cinema racconta il Lavoro”, presente in Sardegna fin dal 2003, per costruire dei momenti di analisi e di dibattito attorno a temi specifici della condizione femminile odierna, in particolar modo per quel che riguarda i temi legati al lavoro. I temi scelti sono quelli del precariato e della flessibilità nel lavoro, del lavoro nella cultura, del rapporto tra il lavoro e la scelta della maternità, del lavoro delle donne immigrate e dell’integrazione tra le culture e della situazione attuale del lavoro femminile e delle prospettive future.

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