Sandro Bondi: progetto Agenzia per il Cinema

Nel corso dell’incontro avvenuto nello Spazio Italia il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi ha annunciato che il suo dicastero è al momento impegnato nella formulazione dell’ipotesi di un’Agenzia nazionale del cinema italiano sull’esempio del CNC francese, con un sistema autonomo di finanziamento. “Stiamo lavorando a una bozza di natura tecnica e finanziaria che, una volta presentata al Governo e poi al Parlamento, diverrà un provvedimento legislativo che spero ottenga una larga convergenza, tenendo conto che una ipotesi simile era contenuta anche nel programma elettorale del Partito Democratico”.

Del resto il progetto di un’Agenzia nazionale del cinema italiano era già contenuta nella proposta di legge di sistema Colasio-Franco avanzata nella precedente legislatura dall’allora maggioranza governativa di centrosinistra.

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65ma Mostra del Cinema di Venezia: è la volta di Yuppi Du

Venezia, 4 settembre. Nono giorno della 65ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
In questa giornata, come evento speciale, verrà proiettato fuori concorso il film di Adriano Celentano, Yuppi Du del 1975.
La pellicola, verrà presentata in prima mondiale, in questa nuova versione restaurata anche nelle musiche, alle ore 22 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, alla presenza del regista, interprete e autore.

Un musical della gioiosa rivolta contro povertà e ingiustizie sociali, morti bianche e veleni che inquinano corpi e pensieri. La storia, ispirata a un fatto di cronaca, racconta dell’apparizione di Silvia (Charlotte Rampling), creduta morta e in realtà fuggita con un ricco milanese, mentre nel frattempo suo marito Felice (Adriano Celentano) si è risposato con la dolce e bellissima Adelaide (Claudia Mori). La felicità può essere in una casa-palafitta, in un umido antro sotto un ponte piuttosto che nella vita nella sontuosa Milano dell’apparenza e dello smog. Storia di crudeltà e disillusione, con il sentimento che si fa commercio. Metafora della modernità e delle sue tentazioni. L’antidoto è Felice che riuscirà a fare dei fumi chimici, dell’avidità e degli abusi una parabola d’amore.

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Al via le riprese del film Natale a Rio de Janeiro

Compie 25 anni il “film di Natale” e per l’occasione si gira in Brasile. Dopo il grande successo di “Natale in crociera“, primo incasso dell’anno su 350 film usciti sul territorio italiano, con oltre 27 milioni di euro di incasso, hanno preso il via il 19 agosto le riprese di NATALE A RIO DE JANEIRO, la nuova commedia prodotta da Aurelio e Luigi De Laurentiis e diretta da Neri Parenti.

Protagonista ancora una volta Christian De Sica e con lui Michelle Hunziker e Fabio De Luigi, di nuovo in coppia dopo “Natale in crociera”, Massimo Ghini, interprete anche dei precedenti “Natale a Miami” e “Natale a New York”, Paolo Conticini e i giovanissimi Ludovico Fremont, star de “I Cesaroni“, ed Emanuele Propizio, già visto accanto a Carlo Verdone in “Grande grosso e… Verdone” e nella serie tv “I liceali”.

Unico blockbuster italiano in grado di battere al botteghino la concorrenza hollywoodiana, il film di Natale e’ diventato un appuntamento imperdibile per oltre 5 milioni e mezzo di spettatori. Una vera e’ propria tradizione natalizia.

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Il seme della discordia: in concorso alla 65. Mostra del Cinema di Venezia

Il seme della discordia di Pappi Corsicato, in concorso alla 65. Mostra del Cinema di Venezia, esce al cinema venerdì 5 settembre.
Nel film la regista si ispira ad un racconto dell’ 800, di Heinrich Von Kleist, “La marchesa von O”, per raccontare la coppia di oggi.

Protagonisti della tragicommedia sono Alessandro Gassman e Caterina Murino con Isabella Ferrari, Martina stella e Monica Guerritore.

Nel film marito e moglie, lanciati in due carriere folgoranti. Una relazione solida, ma forse è solo apparenza, infatti i problemi iniziano quando Veronica, una bella trentenne, scopre di essere incinta, ma pochi giorni prima al marito era stata diagnosticata l’infertilità. Di chi è allora il bambino? Veronica non lo ha tradito, ma lui non le crede …

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Il papà di Giovanna: l’amore di un padre per sua figlia

Il ritorno di Pupi Avati in concorso alla 65. Mostra del Cinema di Venezia con il film “Il papà di Giovanna“.

Un film ambientato negli anni ’30 che racconta il rapporto di un padre e sua figlia, uniti in un dramma, complici a tal punto da allontanarsi dalla realtà.
Nel cast un bravissimo Silvio Orlando (il papà di Giovanna), Alba Rohrwacher (Giovanna), Francesca Neri (la mamma di Giovanna) e Ezio Greggio nel ruolo di un ispettore di polizia fascista.

Bologna 1938. Michele Casali si trova a vivere una situazione disperata: Giovanna, sua figlia unica ancora adolescente, ha ucciso per gelosia la sua compagna di banco e migliore amica. Nell’ambiente borghese in cui il delitto è avvenuto la vicenda provoca forte emozione ed incredulità. Evitando il carcere, la ragazza viene ritenuta non sana di mente e perciò rinchiusa in un ospedale psichiatrico a Reggio Emilia dove rimarrà fino all’età di 24 anni (1945).

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Milano: i treni protagonisti al cinema Gnomo

Al via da martedì 2 settembre una ‘raccolta di pellicole’ ambientate nelle strade ferrate. L’iniziativa rientra nel calendario di Milano Settembre Cinema. Il treno non è solo il mezzo per raggiungere una meta, ma anche la macchina da presa di ogni viaggiatore, seduto e in movimento, che guarda dal finestrino l’attraversamento di luoghi. Per ricominciare la stagione il cinema Gnomo propone una rassegna dal titolo ‘Rotaie cinematografiche’ dedicata proprio al felice rapporto tra cinema e treno: un mezzo per vedere luoghi, ma anche per conoscere la propria esistenza. L’iniziativa rientra nel calendario di Milano Settembre Cinema. La rassegna, promossa da Milano Cinema, inzia martedì 2 sededicata proprio al felice rapporto tra cinema e trenottembre con due proiezioni: alle 19 il film “L’ultimo treno”di Yurek BogaYevicz e alle 21 “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” di Jon Avnet. Il primo è la storia di Romek è un bambino di 11 anni che viene affidato dai suoi genitori, ormai disperati, a un contadino cristiano per cercare di salvarlo dalla furia nazista. Si tratta di un film che si colloca a metà tra “Schindler’s List” e “Train de Vie”, per far riflettere su un orrore che non va dimenticato.

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Provincia Milano: il film sul bullismo alla mostra del cinema di Venezia

L’Assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia di Milano, Giansandro Barzaghi, esprime grande soddisfazione per la selezione, nella sezione “Orizzonti” della 65^ Edizione della Mostra del Cinema di Venezia, del film “Il primo giorno d’inverno”, diretto da Mirko Locatelli e patrocinato dall’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Milano.
Il film, un lungometraggio di 87 minuti, affronta il delicato tema dell’adolescenza come passaggio critico, indaga la solitudine in cui vive chi è escluso, per giungere ad una riflessione sulle relazioni tra coetanei che devono essere basate sul rispetto reciproco e la considerazione dell’altro e non sul bullismo, sulla prepotenza e sulla sopraffazione.

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Est Film Festival: Pupi Avati ospite della sezione Elite

Montefiascone. Dopo l’incontro di domenica 27 Luglio con Amnesty International, la Rocca dei Papi ha visto protagonista PUPI AVATI – come secondo Ospite della Sezione ELITE – Incontri con gli autori. Il regista de IL NASCONDIGLIO – accolto in sala dal numeroso pubblico che ha assistito alla proiezione del suo ultimo film – ha affascinato gli spettatori con piccole curiosità e aneddoti dei quali si è servito per raccontare il suo Cinema.

“A settembre festeggerò i 40 anni della mia attività” – ha esordito Avati. “Molti anni fa, quando ero un ragazzo, a Bologna sognavo anch’io, insieme a dei ragazzi tipo questi che sono qui a presentarmi, di creare qualcosa di importante: loro hanno realizzato un Festival, noi sognavamo di realizzare un film, anche se il cinema era la cosa più lontana che avremmo potuto fare”. La delusione di vedersi sfumare il sogno adolescenziale di diventare un jazzista e poi l’incontro casuale con 8e1/2 di Fellini, hanno fatto comprendere al regista “quale poteva essere la potenzialità del mezzo espressivo cinematografico”.

Gli esordi però non sono stati molto facili per Avati che ha incontrato non pochi ostacoli con le produzioni ma i suoi racconti nella sala Innocenzo III della Rocca di Montefiascone hanno divertito e fatto riflettere. “Io con il cinema riesco a dire chi sono” – ha dichiarato Avati – “sono convinto che ognuno abbia una sua identità che potrebbe essere eccezionale, perché ognuno rappresenta un’eccezione: deve trovare solo uno strumento per potersi esprimere. Tutti devono lasciare una traccia di quello che sono e di quello che sono stato durante la sua vita: perché siamo tutti unici e irripetibili”.

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