Parte oggi e continua fino al 15 febbraio 2009, al Cinema Massimo, la rassegna “Il mondo capovolto. Retrospettiva Terry Gilliam”, un omaggio che il Museo Nazionale del Cinema dedica al regista americano. La retrospettiva ripropone tutti i film realizzati da Gilliam, coprendo un arco di tempo di oltre 30 anni, che va dalla sua collaborazione con i Monty Python fino alle sue opere più recenti.
*Nell’eterna e annosa guerra tra la realtà e la fantasia, Terry Gilliam è uno dei più carismatici, testardi e straordinari generali della seconda. Nel suo cinema non solo tutto è fantasia, ma tutto è anche sberleffo, offesa e rimedio alla realtà. Film dopo film, Gilliam ne individua i vassalli (burocrazia, tecnologia, ragione, scienza) e li aggredisce con la stessa irruente follia con cui Don Chisciotte si scaglia contro i mulini a vento. A volte l’assalto non finisce bene e la freddezza del Male trionfa (il finale di Brazil ne è il caso emblematico), raramente si arriva all’happy end (La leggenda del re pescatore, I fratelli Grimm), spesso è necessario passare attraverso le forche caudine del sacrificio (L’esercito delle dodici scimmie, Le avventure del barone di Munchausen).
Notizie
Martin Fierro, The movie vince il Future Film Festival
Si è conclusa l’undicesima edizione del Future Film Festival di Bologna con l’assegnazione dei vari premi: Lancia Platinum Grand Prize, Future Film Short – Premio del Pubblico Groupama e Premio della Giuria – Provincia di Bologna, e con l’anteprima italiana de Le avventure del topino Desperaux (nelle sale dal 24 aprile distribuito da Universal).
La giuria composta dal regista Maurizio Forestieri (Presidente), da Franco La Polla, docente dell’Università di Bologna e Massimo Germoglio di Rumblefish, ha assegnato il Lancia Platinum Grand Prize, premio del Future Film Festival per il miglior lungometraggio d’animazione o con effetti speciali, a Martin Fierro, The Movie di Liliana Romero e Norman Ruiz «per l’originalità e la ricercatezza del design, la semplicità ed efficacia della storia che racconta un vecchio poema argentino su gauchos e pampa, con la splendida tradizione della tecnica di animazione 2D»
Una menzione speciale a Sword of the Stranger di Masahiro Ando «per l’ammirevole animazione e direzione che racconta una storia dai colori western in piena tradizione samurai».
Dietro le quinte del film 3D dei Jonas Brothers
Le fan della Boy band del momento, i Jonas brothers, dovranno attendere un pò per l’uscita del film “Walter the Farting Dog“, le cui riprese inizieranno nella primavera di quest’anno, quindi con tutta probabilità, il film dovrebbe uscire nelle sale italiane all’inizio del prossimo anno, il 2010, per la 20th Century Fox. Possiamo però anticipare che la pellicola vedrà i tre protagonisti impersonare tre ragazzi dediti alla musica, i cui genitori tuttavia vedono per gli stessi un’altra priorità: prendersi cura del cane puzzolente della zia. Il regista Peter Farrelly dice al magazine Variety: “I ragazzi riportano il cane a casa, e tutti sono costretti a tenere la testa fuori dal finestrino della station wagon. Tutti tranne Frankie, e solo perché ha un problema di sinusite particolarmente grave che non gli fa percepire l’olezzo che arriva dal cane Walter“.
Un viaggio infinito per Riccardo Scamarcio
L’attore simbolo di una rinvigorita commedia italiana, impegnato in due personaggi diversissimi tra loro: un italiano fortemente caratterizzato e un apolide, alla ricerca di un paese ed un’identità.
Riccardo Scamarcio è impegnato in Italians e Eden is West. “Nel primo caso“, spiega l’attore “faccio un personaggio con una forte identità italiana, nel secondo esattamente il contrario perché il film di Costa Gavras ruota intorno a un uomo, Elias, che non si sa da dove venga. Il film volutamente non lo dirà mai: interpreto insomma l’emigrante universale“.
Eden is West sarà in concorso a Berlino e distribuito in Italia da Medusa. “Grazie a questo film ho scoperto ancora meglio il mondo degli immigranti che vivono una condizione sociale disagiata che non può che lasciare un profondo dolore. Sul set, ad esempio ho conosciuto un ragazzo afghano molto bello che cercava di raggiungere il fratello in Italia. I suoi genitori erano morti sotto i bombardamenti, eppure nei suoi occhi ho visto una speranza che non vedevo da tempo. Gli emigranti, al contrario di noi che siamo pessimisti, credono in un mondo migliore. In Italia una cosa del genere è accaduta forse l’ultima volta solo nel 1968″, dice l’attore. Mentre a proposito del regista greco afferma: “Oltre a essere un mito, per me resta soprattutto un amico e anche un uomo che, a 75 anni, ha conservato una senso etico, un rigore morale che ti costringe a fare i conti con te stesso, a metterti in discussione“.
Un ricordo di Sid Vicious a Torino
Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio a Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols, in occasione del trentennale della sua morte, avvenuta per overdose a soli 21 anni il 2 febbraio del 1979 a New York.
Al Cinema Massimo il 30 gennaio e il 1 febbraio 2009 verrà riproposto il lungometraggio Sid e Nancy realizzato dal regista britannico Alex Cox e presentato al Festival di Cannes nel 1986, una dolente riflessione sulla storia d’amore e di morte tra Sid e la sua compagna Nancy Spungen.
Nel cast, oltre ai protagonisti Gary Oldman e Chloe Webb, compare una giovanissima Courtney Love, futura leader delle Hole e compagna di Kurt Cobain.
Frost/Nixon: duello all’ultima inquadratura
Sarà in programmazione nelle sale a partire dal 6 febbraio il film Frost/Nixon: Il duello di Ron Howard, sulla vicenda Watergate e lo scontro mediatico tra l’allora ex Presidente degli Stati Uniti e un giovane giornalista d’assalto.
Nell’estate del 1977, le interviste televisive di David Frost a Richard Nixon riscossero il più grande consenso della storia della TV americana per quanto riguarda un programma di informazione. Oltre 45 milioni di spettatori, curiosi di conoscere i pensieri dell’ex comandante supremo caduto in disgrazia e ansiosi di ascoltare da parte sua l’ammissione dell’abuso di potere che aveva condotto alle sue dimissioni, restarono incollati davanti ai teleschermi, per assistere all’avvicente confronto verbale che Nixon e Frost misero in scena nel corso di quattro serate. Due uomini con una reputazione da difendere, e la consapevolezza di poter soltanto vincere o perdere durante l’incontro, ma non pareggiare. Il loro leggendario confronto avrebbe rivoluzionato per sempre l’arte dell’intervista, cambiando il volto della politica, e registrò una piena confessione da parte dell’ex presidente che sbalordì il mondo intero…e forse persino lo stesso Nixon.
Terra madre di Ermanno Olmi al Festival di Berlino
Prima mondiale al Festival di Berlino 2009 per il nuovo lavoro di Ermanno Olmi, Terra Madre, in programma quale Evento Speciale venerdì 6 febbraio al … Read more
Leonardo DiCaprio alcolista perdente in Revolutionary Road
Leonardo DiCaprio è alle porte con il nuovo film diretto da Sam Mendes, il regista di American Beauty e Era mia padre.
La pellicola si intitola Revolutionary Road ed è praticamente un altro tuffo nel passato, per l’attore italo americano che si cimenta questa volta con un alcolista, negativo e perdente.
la storia è ambientata nel 1955: Frank e April Wheeler sono una giovane coppia del Connecticut, che abita nel quartiere residenziale di Revolutionary Hill. Ma i due si sentono molto diversi dall’ambiente borghese e conformista che pare caratterizzare il loro vicinato, ma la loro vita è tutt’altro che perfetta: April sogna di diventare un’attrice affermata e trasferirsi a Parigi, mentre Frank sopporta un lavoro che detesta solo grazie all’aiuto della bottiglia e alla relazione clandestina che ha con una collega. Oppressi da un mondo basato su ipocrisie e conformismi, April e Frank dovranno affrontare il naufragio del loro matrimonio, che affonda in un mare di astio e recriminazioni.
The horsemen: I cavalieri dell’apocalisse per Dannis Quaid
Nel suo esordio alla regia del 2002 Spun, il regista Jonas Åkerlund ha fatto conoscere al pubblico il duro, grottesco, intossicante e, talvolta, incredibilmente assurdo sottobosco delle metanfetamine, mostrando i drogati, i cuochi, i loro spacciatori e l’Uomo e i suoi ragazzi che portano avanti questo ciclo.
Ora, in Horsemen, Åkerlund ci fa arrivare in un mondo decisamente diverso. In questa occasione l’apparente normalità si scontra con situazioni incredibili, quando un poliziotto dei giorni nostri si ritrova a indagare su una serie di assassini brutali e bizzarri legati nella profezia biblica dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.