La Grande Guerra torna a Venezia. Biglietti gratuiti

A 50 anni di distanza dal Leone d’oro (ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini) ritorna alla Mostra di Venezia il capolavoro di Mario Monicelli La grande guerra. Il film nominato all’Oscar e interpretato da Alberto Sordi e Vittorio Gassman, sarà proiettato il 1° settembre all’Arena di Campo San Polo di Venezia, un giorno prima dell’inaugurazione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica, nella sua versione lunga e restaurata, alla presenza del maestro 94enne Mario Monicelli.
Una serata speciale che vedrà non solo la proiezione gratuita del capolavoro del grande regista, ma anche un incontro aperto con il pubblico e la cerimonia di pre-apertura del Festival di Venezia che il giorno dopo aprirà ufficialmente i battenti al Lido.

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A Locarno gli ultimi ruggiti del Leopardo

Domani il 62° Festival del Film di Locarno chiuderà i battenti e già si susseguono le indiscrezioni sul toto-pardo. Sul premio del pubblico non ci sono dubbi: il super favorito è (500) Days of Summer che vedremo in Italia a novembre con il titolo di 500 giorni insieme. Per quanto riguarda il concorso, dalla sala stampa si punta sull’iraniano Frontier Blues, bella e rarefatta storia di personaggi ai margini che vivono al confine tra Iran e Turchia. In pole position anche il canadese La Donation, un ritratto commovente della frontiera verde a nord del paese e dell’eredità di un medico di famiglia nei confronti del suo giovane successore donna, e il giapponese Wakaranai, che narra di un ragazzo alla disperata ricerca di un padre.Ieri però è arrivata l’ultima sorpresa da un paese insospettabile. Il greco Akadimia Platonos (L’Accademia di Platone), tragicomica commedia sull’integrazione multietnica, ha convinto tutti. Soprattutto sembra aver convinto la giuria che qui a Locarno è sempre in sala con il pubblico. La nostra Alba Rohrwacher sembrava irritata e arrabbiata mentre si sedeva sulle poltrone riservate ai giurati. Ma al termine del film greco era sorridente e parlava animatamente con la collega tedesca. Che si sia trovato un vincitore? A domani l’ardua sentenza.

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