Cannes 2011: “Corpo Celeste” di Alice Rohrwacher, primo candidato italiano

E’ “Corpo celeste” il primo titolo italiano certo per il Festival di Cannes. Lo annuncia all’ANSA il delegato generale della Quinzaine des realisateurs Frederic Boyer, impegnato nella selezione per Cannes 2011 i cui titoli saranno annunciati a Parigi il 14 aprile.

Distribuito da Cinecittà Luce, è l’esordio di Alice Rohrwacher, sorella dell’attrice Alba, ed è ambientato a Reggio Calabria e a Roghudi, borgo abbandonato dell’Aspromonte. E’ la storia di una crescita: Marta (Yle Vianello) ha 13 anni, è appena tornata a vivere con sua madre (Anita Caprioli) a Reggio Calabria dalla Germania, dove è cresciuta. Incontrerà un mondo sconosciuto diviso tra ansia di consumismo “moderno” e resti arcaici.

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“Silvio Forever” sarà al Marché di Cannes

C’è moltissimo interesse all’estero per Silvio Forever, l’autobiografia non autorizzata di Silvio Berlusconi realizzata da Roberto Faenza e Filippo Macelloni e scritta dai giornalisti Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Lo anticipa Andrea Occhipinti, che con la Lucky Red distribuirà il film dal 25 marzo in circa 100 copie.

Nonostante i molti documentari sul tema, a partire da Videocracy, c’è forte richiesta per Silvio Forever, che sarà al Marché di Cannes“. Quanto alla mancata programmazione dello spot sui canali Rai, risponde Neri Marcorè, che nel documentario “doppia” il premier con la sua voce da trasformista in alcuni punti in cui mancava l’audio originale: “L’oscuramento del trailer non stupisce chi vede il Tg1 e altri organi d’informazione che non mostrano certe parti di una notizia“.

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Festival di Cannes: “Midnight in Paris” di Allen è il film d’apertura

Midnight in Paris” di Woody Allen è il film d’apertura del 64° Festival di Cannes che si terrà l’11 maggio prossimo.

La commedia romantica, girata nella capitale francese, ha un supercast in cui figurano Owen Wilson, Rachel McAdams e Marion Cotillard, insieme a Kathy Bates, Adrien Brody, Carla Bruni-Sarkozy, Gad Elmaleh e Léa Seydoux. La storia è quella di una famiglia in viaggio d’affari nella capitale francese e di una giovane coppia di fidanzati la cui vita cambia grazie a questo soggiorno.

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Panahi condannato, stop a film per vent’anni

Il regista Jafar Panahi è stato condannato a sei anni di prigione per la partecipazione a raduni e per propaganda contro il regime“, ha affermato la sua avvocatessa Farideh Gheirat, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Isna. “E’ stato poi colpito dall’interdizione di realizzare film, scrivere sceneggiature, di viaggiare all’estero e di rilasciare interviste a media locali o stranieri per i prossimi venti anni“, ha precisato ancora l’avvocatessa che comunque si riserva di di fare appello.

Il 50enne regista iraniano, Camera d’or a Cannes 1995 con Il palloncino bianco, Leone d’oro 2000 per Il cerchio e Orso d’argento 2006 per Offside, era stato arrestato il 2 marzo a Teheran assieme ad altre persone, fra cui la moglie e la figlia, poi rilasciate. Per la sua liberazione, avvenuta il 24 maggio, dietro il pagamento di una cauzione di 200mila dollari, si erano battuti registi come Steven Spielberg, Martin Scorsese, Ang Lee, Oliver Stone e il collega iraniano Abbas Kiarostami.

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Motel Woodstock in lingua originale a Bologna in sala Scorsese

In lingua originale con sottotitoli da venerdì 9 ottobre Motel Woodstock, un’appassionante prima visione al Cinema Lumière, l’unica sala che a Bologna la proporrà in versione originale sottotitolata in italiano. Dal regista premio Oscar di “La tigre e il dragone” e “I segreti di Brokeback Mountain”, da venerdì 9 ottobre arriva in tenitura di prima visione “Motel Woodstock” di Ang Lee, una storia, tratta dal romanzo “Taking Woodstock” di Elliot Tiber, che racconta con leggerezza e umorismo i preparativi del più grande raduno rock di tutti i tempi. Un concerto divenuto il simbolo di un’epoca in cui tutto sembrava possibile.

Dice del film il regista: “Se ‘La tempesta di ghiaccio’ era come il dopo-sbornia del ’69, ‘Motel Woodstock‘ è la meravigliosa notte prima, con i suoi ultimi momenti di innocenza. Dopo aver girato diversi film drammatici, avevo voglia di fare una commedia, dove non ci fosse cinismo. Questa è anche una storia di liberazione, che parla di onestà e tolleranza, di un candore che non possiamo e non dobbiamo perdere”.

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A Cannes “Torino Piemonte Animation”

Torino Piemonte Animation“, il luster del cinema d’animazione torinese nato la scorsa primavera, si presenta a Cannes dal 13 al 16 ottobre durante il Mipcom, il più importante mercato internazionale per la creazione, la co-produzione, la vendita, il finanziamento e la distribuzione di audiovisivi.

Location della presentazione lo yacht “Sunny Dream“, ormeggiato lungo il quai Albert Edouard, presso il Palais des Festivals di Cannes, che ospita due cocktail giornalieri ad inviti, momenti di promozione enogastronomica e turistica del territorio regionale, con la partecipazione del Consorzio Valsesia In, dell’Istituto Professionale Alberghiero “E.Maggia” di Stresa e del Consorzio Operatori Turistici di Asti.

Un’agenda di appuntamenti permette ai rappresentanti delle aziende del cluster di incontrare i potenziali partners presenti a Cannes.

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La classe e Gomorra: due film sulla difficile realtà quotidiana

“Mi sento vicino a Garrone, il regista di Gomorra. Ci rivolgiamo tutti e due alla realtà”, così Laurent Cantet, vincitore della Palma d’Oro a Cannes con il suo Entre les murs (La classe) che uscirà il 10 ottobre in 70 schermi italiani con Mikado.

Il regista francese è venuto a Roma per presentare il suo film, ambientato in una scuola multirazziale della periferia di Parigi. La classe e Gomorra, tra i film più amati al Festival di Cannes, potrebbero ritrovarsi agli Oscar, visto che entrambi sono stati designati dai rispettivi paesi a partecipare alla corsa alla statuetta per il miglior film straniero. “Sempre più registi si rivolgono alla realtà quotidiana che ci offre oggi milioni di sceneggiature”, ha detto ancora Cantet.

La classe è un film attento alle complesse dinamiche generazionali ma anche al conflitto sociale che esplode durante la lezione di francese con un continuo battibecco tra un professore che usa metodi pedagogici quasi socratici e una classe che si difende col sarcasmo o con la resistenza passiva.

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La classe – Entre les murs

Tratto dall’omonimo romanzo di François Bégaudeau edito in Italia da Einaudi, il 10 Ottobre esce “La ClassePalma d’Oro al 61° Festival di Cannes.

Nel cast François Bégaudeau, Nassim Amrabt, Laura Baquela, Cherif Bounaïdja Rachedi, Juliette Demaille, Dalla Doucouré.

Il film, diretto da Laurent Cantet racconta di François che con i suoi colleghi insegnanti si prepara per un nuovo anno di liceo in un quartiere
difficile.
Armati delle migliori intenzioni, si impegnano a non permettere che nulla gli scoraggi e gli impedisca di fornire la migliore istruzione possibile ai loro studenti.

Le diverse culture e i diversi atteggiamenti spesso entrano in conflitto tra loro all’interno della classe, come in un microcosmo sintesi della Francia contemporanea.
Per quanto gli studenti adolescenti possano essere divertenti e fonte di ispirazione, il loro comportamento difficile può comunque mettere in pericolo l’entusiasmo di qualsiasi insegnante per questo lavoro mal pagato.

François insiste nel tentativo di creare un’atmosfera di rispetto e ordine. Senza essere saccente o severo, la sua onestà disarmante coglie spesso di sorpresa gli allievi.
Ma il suo atteggiamento in classe vacilla quando gli studenti iniziano a mettere in discussione i suoi metodi…

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Il matrimonio di Lorna

Venerdì 12 settembre esce “Il matrimonio di Lorna”, il film scritto e diretto da Jean-Pierre e Luc Dardenne e che ha vinto il premio miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2008.

“Un film complesso, con più trama, più romanzato rispetto ai nostri precedenti” – spiega Jean-Pierre Dardenne – “Diverse storie si intrecciano tra di loro
Lorna è un’eroina, ma i personaggi che le ruotano intorno non sono affatto secondari”.
“Un po’ alla volta facciamo uscire gli uomini dalla scena” – continua Luc Dardenne – “Uno dopo l’altro: Claudy, Sokol, Fabio, Spirou. Il film racconta come Lorna arriva a separarsi da questi quattro uomini, per custodire alla fine il loro ricordo nella sua pancia.”

Protagonista della pelllicola è appunto Lorna (Arta Dobroshi), complice nell’omicidio di un povero emarginato, un omicidio che le darà quel posto al sole nella società che tanto desidera.
Il destino di una giovane donna colpevole, combattuta tra l’amore e le regole dell’ambiente in cui vive.

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