Videocracy, censurato il trailer

Videocracy è un documentario firmato Erik Gandini e distribuito dalla Fandango di Domenico Procacci, che racconta 30 anni di sistema televisivo italiano, dall’inizio dell’era Mediaset, e di come le TV commerciali siano riusicte a cambiare il potere, la società e la politica.
Il film è uno degli eventi attesi alla prossima Mostra del Cinema di Venezia dove sarà presentato all’interno della Settimana della Critica il 3 settembre per poi uscire nelle sale cinematografiche il giorno successivo.
Una data di uscita imminente che non sarà supportata dalla trasmissione dei trailer sui canali Rai e Mediaset. Pare infatti che si siano rifiutati di trasmetterli a causa “dell’inequivocabile messaggio politico di critica al governo” (Rai) e perché “sia il film che il trailer sono un attacco al sistema tv commerciale, quindi non ritenevano opportuno mandarlo in onda” (Mediaset).
Strano se si pensa che non ci furono problemi con i trailer, per esempio, de Il Caimano o di Viva Zapatero e che in fondo si tratta di spazi pubblicitari pagati, per quanto agevolati. “Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l’Italia è cambiata” ha dichiarato Domenico Procacci.
Mossa di marketing o realtà?

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Tripletta per Fuga dal Call Center

Tripletta di premi per Fuga dal call center, il film di Federico Rizzo che affronta il tema del precariato con tono grottesco e allo stesso tempo assolutamente realistico, grazie alle vere interviste che contrappuntano la storia e realizzate in tutta Italia.
Il film, che purtroppo non ha avuto la distribuzione che meritava, ha però ottenuto una giusta riscossa partecipando al Karlovy Vary International Film Festival e ottenendo ottimi riconoscimenti al Clorofilla Film Festival e al Mantova Film Fest.
Doppio “award” al Clorofilla Film Festival come miglior lungometraggio e come miglior attore (Angelo Pisani) per aver affrontato un argomento urgente e molto sentito con un taglio grottesco e una narrazione fresca, mentre il Mantova Film Fest ha invece premiato il lungometraggio di Rizzo per aver saputo mescolare abilmente le esigenze narrative e lo sguardo sociologico facendo emergere il mondo del precariato contemporaneo grazie anche ad una convincente direzione degli attori.
Fuga dal call center è una produzione indipendente, tutta milanese, nata dall’incrocio appassionato di grandi professionisti del cinema, giovani tecnici e attori, volti intensi e talenti promettenti. Un’alchimia produttiva che ha creato una rete di professionalità e di collaborazioni per raccontare una storia, ma soprattutto per far conoscere quella faccia della realtà spesso trascurata dal cinema main stream.

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Festival di Venezia: quattro nuovi film in cartellone

Si aggiungono tre prime mondiali e una internazionale al calendario ufficiale della 66^ Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Si tratta di quattro film sono diretti da Hana Makhmalbaf, Joe Dante, Peter Greenaway e Angela Ismailos che saranno presentati nelle sezioni Fuori concorso e Orizzonti.
Per il Fuori concorso, si tratta di Green Days, il nuovo lavoro in prima mondiale di Hana Makhmalbaf, la più giovane componente (21 anni) della celebre famiglia iraniana di registi, che alterna parti documentarie sulle recenti sommosse di piazza, a parti di fiction sulla condizione femminile in Iran. Una pellicola “sociologica” in cui “la cinepresa lavora come uno specchio per mostrarvi la società iraniana mentre passa attraverso una rivoluzione, con tutte le sue speranze e dubbi” (Hana Makhmalbaf).
Per la sezione Orizzonti, il Film Sorpresa in prima internazionale è The Movie Orgy-Ultimate Version del papà dei Gremlins Joe Dante, la nuova versione di 280’ del film di montaggio “cult” – appassionato omaggio ai B-movies degli anni ’50 e ’60 – realizzato nel 1968 dal regista quand’era studente di cinema, con spezzoni di film, trailer, clip tv (7 ore la durata originale).

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La Grande Guerra torna a Venezia. Biglietti gratuiti

A 50 anni di distanza dal Leone d’oro (ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini) ritorna alla Mostra di Venezia il capolavoro di Mario Monicelli La grande guerra. Il film nominato all’Oscar e interpretato da Alberto Sordi e Vittorio Gassman, sarà proiettato il 1° settembre all’Arena di Campo San Polo di Venezia, un giorno prima dell’inaugurazione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica, nella sua versione lunga e restaurata, alla presenza del maestro 94enne Mario Monicelli.
Una serata speciale che vedrà non solo la proiezione gratuita del capolavoro del grande regista, ma anche un incontro aperto con il pubblico e la cerimonia di pre-apertura del Festival di Venezia che il giorno dopo aprirà ufficialmente i battenti al Lido.

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