Giorno di inaugurazione per il nuovo Cineporto di Torino alla presenza delle autorità locali e nazionali. Invece domani 13 dicembre ci sarà la possibilità di visitarla da parte del pubblico. Questa è una vera e propria cittadella del cinema, casa per i produttori che sceglieranno la città ed il Piemonte per girare film e fiction.
Il più grande e attrezzato business center d’Europa, polivalente e dotato di tutti i servizi più moderni e tecnologicamente avanzati si trova in via Cagliari 41 ed è il risultato del recupero dell’ex cotonificio Colongo, una struttura industriale di inizio Novecento, dopo quattro anni di lavori che hanno mantenuto gli elementi strutturali originali come il tetto a “shed” o la base della vecchia ciminiera, la muratura perimetrale con mattoni a vista e i serramenti.
Eventi e Festival del Cinema
Torino Film Festival ultimo atto: Amelio Presidente
Il regista Gianni Amelio ha accettato l’invito ad assumere la Direzione del Torino Film Festival, che gli è stato rivolto dal Museo Nazionale del Cinema d’intesa con l’Associazione Cinema Giovani. La candidatura di Amelio si è imposta per l’indiscutibile valore e prestigio internazionale del regista, più volte premiato con le massime onorificenze di settore, ma anche per le sue qualità di conoscitore del cinema contemporaneo e appassionato cinefilo.
Francesco Rosi, un regista contro. Retrospettiva a Torino
Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio ad uno dei nostri più grandi registi, Francesco Rosi. L’autore de Salvatore Giuliano, Le mani sulla città, Cronaca … Read more
Lavoro, guerra e passione: Belluno scopre i classici americani
La Biblioteca civica e l’Informaimmigrati di Belluno con la collaborazione dell’Associazione Alba Azione di Gioia, avvia un cineforum con una serie incontri aperti gratuitamente alla partecipazione di tutti dal titolo “Lavoro, guerra e passione. I classici della letteratura americana al cinema“.
In tre mercoledì successivi (26 novembre, 3 e 10 dicembre) saranno proiettati presso la sala grande dell’Auditorium alle ore 20.30 i dvd: Furore di John Ford del 1940 tratto dall’omonimo romanzo di John Steinbeck, Addio alle armi di Charles Vidor del 1957 tratto dall’omonimo romanzo di Hernest Hemingway e La lunga estate calda di Martin Ritt 1958 tratto dal romanzo La carne di William Faulkner.
Gomorra conquista gli European Film Award
Potremmo ravvisare in questo ennesimo riconoscimento per il film Gomorra di Matteo Garrone un segno premonitore che ci rivela anche chi sarà il vincitore della … Read more
La linea sottile tra cinema, media e democrazia
Cinema e politica è l’argomento intorno al quale alcuni specialisti del settore si ritroveranno di Roma a discutere in un convegno organizzato dall’Università degli Studi … Read more
Torino Film Festival orfano di Moretti
La notizia è ormai ufficiale, Nanni Moretti lascia libero il posto di direttore artistico del Torino Film Festival che l’anno prossimo avrà un’altro comandante in … Read more
A Bari il LevanteFilmFest 2008 per un nuovo cinema indipendente
Dal 1 al 14 dicembre 2008 si tiene a Bari preso il Cinema Nuovo Palazzo la sesta edizione del LevanteFilmFest, uno dei più importanti eventi nazionali di incontro e di confronto per il cinema indipendente italiano, diretto dal critico cinematografico Carlo Gentile ed organizzato da Nuove Produzioni Spettacolari con il contributo della Regione Puglia, del Comune e della Provincia di Bari.
Il Festival si articola anche quest’anno in tre sezioni: Custom, opere di carattere prevalentemente cinematografico; Experience, produzioni dall’impianto dichiaratamente sperimentale per forme e contenuti e infine Investigation, titoli con intenti d’inchiesta, indagine e denuncia.
Moretti for President
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Se un vincitore c’è stato, questi è Nanni Moretti. Taumaturgo di un Festival dai numeri locali, esploso in una cassa di risonanza nazionale. Invece il vincitore tecnico è Tony Manero di Pablo Larraín, sia come miglior film che come migliore interpretazione maschile dell’attore Alfredo Castro. Euro 10.000 al film Prince of Broadway… chiamali bruscolini.
I numeri di questo Festival: 7.837 biglietti venduti, 1.454 abbonamenti e 2.408 accrediti, di questi ben 1.174 solo di addetti ai lavori, a riprova che il Festival di Torino interessa soprattutto che fa il cinema e non solo chi lo “critica”.
Gianni Randolino, ex Presidente del Festival, ha parlato di Moretti come di “valore aggiunto” ad una manifestazione certamente importante per il territorio e per la volontà di coloro che sognano un cinema, non d’elité ma di qualità, accessibile ai più. Infatti la critica più intransigente ha sempre accusato dal Festival di trattare un cinema di nicchia, dimenticando che è nato per i giovani, per valorizzare il lavoro di autori per lo più sconosciuti o alle prime armi che in altri Festival vengono nascosti in corsie-dimenticatoio. Plauso invece a Torino che, da un pò di anni, sa e vuole guardare lontano.
Ma, come si dice, torniamo al cinema giocato.
Il vincitore è Tony Manero il film del regista Pablo Larraín ed interpretato dall’attore Alfredo Castro al suo secondo film con il regista cileno.
Sinossi: Santiago del Cile, 1978. Raúl Peralta, un uomo non più giovane, è ossessionato dall’idea di impersonare il protagonista di un recente film americano che sta spopolando nelle sale di un paese già da molti anni governato dal generale Augusto Pinochet. Si tratta del Tony Manero di Saturday Night Fever (1977), ovvero La febbre del sabato sera, il ballerino rubacuori impersonato sul grande schermo dall’attore italo-americano John Travolta. Raúl, assieme ad un piccolo gruppo di ballerini sul retro di uno scalcinato bar di periferia, praticamente ogni giorno, si esercita sui passi da discomusic del suo idolo. Quando un famoso programma televisivo, trasmesso sul canale nazionale, annuncia un concorso per trovare dei Tony Manero cileni il suo sogno sembra a portata di mano. Il febbrile tentativo di raggiungere la ribalta televisiva non si ferma praticamente davanti a niente e a nessuno. Contemporaneamente, i suoi compagni di ballo, coinvolti nell’opposizione clandestina al regime, vengono perseguitati dalla polizia politica.
Sottodiciotto Film Festival: una doppia anteprima anticipa la nona edizione
Ricchissimo di appuntamenti, quest’anno Sottodiciotto si presenta al pubblico con un giorno “d’anticipo”: una speciale serata pre-Festival oggi 3 dicembre con una doppia anteprima.
Terzo lungometraggio della promettente regista francese Sylvie Verheyde, il primo ad arrivare nelle sale italiane grazie alla Sacher Distribuzione di Nanni Moretti, Stella è un ritratto – sia generazionale sia autobiografico – tenero e crudele al tempo stesso. Undici anni, stivali o zoccoli ai piedi, pallone in mano al posto della bambola, aria da piccola bulla e umorismo da adulta, Stella cresce nel bar gestito dai suoi genitori, destreggiandosi abilmente in un demi-monde vivace e caotico, popolato da emarginati, ubriaconi, scommettitori, in cui si alternano allegria e violenza. L’ingresso in una scuola per ricchi, frequentato da quelli che la sarcastica ragazzina chiama i “protetti”, coetanei puliti e per bene (ma anche incapaci di difendersi da soli), la proietta in un altrove sconosciuto, inizialmente ostile.