Parigi: la città vista con occhi diversi

La Bim distribuzione presenta Parigi, un film di Cédric Klapisch.
La pellicola narra la storia di un parigino che si ammala e non sa se dovrà morire. Questa condizione lo porta a guardare le persone che incontra con occhi completamente diversi. Immaginare la propria morte, all’improvviso da un nuovo significato alla sua vita, alla vita degli altri, e alla vita dell’intera città. Venditori di frutta e verdura, la titolare di un forno, un’assistente sociale, un ballerino, un architetto, un senza tetto, un professore universitario, una modella, un immigrato clandestino del Camerun…
Tutte queste persone così diverse si incontrano in questa città, e in questo film. Qualcuno può pensare che non abbiano niente di speciale, ma per ognuno di loro la sua vita è unica. Qualcuno può pensare che i loro problemi siano insignificanti, ma per loro sono la cosa più importante del mondo.

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A prova di spia: risultato storico per i fratelli Coen

Weekend sotto il segno dei fratelli Coen: “A prova di spia” (Burn After Reading), il film presentato fuori concorso e che ha aperto la 65ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, spopola nei cinema italiani e con quasi 2 milioni di euro (1.951.041) segna il miglior esordio di sempre di un film dei Coen nel primo weekend di programmazione.

Continua inarrestabile anche l’affermazione del ‘papà di Giovanna‘ di Pupi Avati che con l’ottimo risultato del fine settimana supera i 2 milioni di euro. Un successo ‘in progress’…

E che dire dei fratelli Coen? Se non ci fossero, qualcuno dovrebbe inventarli. Magari il buon vecchio Sam Elliott, mentre al bancone di un bar sperduto da qualche parte in America, racconta le straordinarie storie di drughi, droghe non proprio leggere e palle da bowling pronte a trascinare via birilli e vite. Come niente fosse.
Ed è come niente fosse che questi due geniali fratelli del Minnesota, cresciuti a pane e (buon) cinema si sono trasformati negli anni in straordinari e impagabili affabulatori, narratori di un’America in bilico fra centro e provincia, sangue e neve, conoscenza e profonda stupidità.

Il nostro incipit, strappato dalle pieghe deliranti de “Il grande Lebowski“, è soltanto un modo per sottolineare ancora una volta che quello dei Coen non è mai esercizio di stile punto e basta, ma osservatorio illuminante e al tempo stesso racconto che trae la sua ragione d’essere dalla condivisione.
Inutile cantare le meravigliose e terribili contraddizioni dell’America profonda senza guardare dritto agli occhi lo spettatore. Impossibile rispolverare la commedia sofisticata (“Prima ti sposo, poi ti rovino“, “Mister Hula Hoop“), senza raccontare fra le righe qualcosa di noi, qualcosa dell’oggi.
Provocatori, acidi, sarcastici, ma al tempo stesso profondamente umanistici. I Coen raccontano l’uomo. Quello incurvato dal tempo e dalla sabbia del deserto (il magnifico Lee Jones del finale di “Non è un paese per vecchi“), quello incastrato in storie (e vite) più grandi di lui.

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Arriva The Rocker: il batterista nudo!

Dal regista di Full Monty (Peter Cattaneo), da venerdì 19 settembre nelle nostre sale: The Rocker – il batterista nudo.
The Rocker, cioè Robert Fishman, detto “Fish”, batterista di una hair band degli anni ‘ 80, ha vissuto il sogno di diventare famoso nel mondo del rock ‘n’ roll finchè è stato cacciato dal suo gruppo. Vent’anni più tardi, il rocker disilluso, si unisce alla garage band del nipote, gli A.D.D.: ora può finalmente reclamare il trono di ‘dio del rock’ che pensa gli sia sempre stato dovuto e, realizzando il sogno di una vita, porta in giro con sè i più giovani compagni della band.

Nel cast di “The Rocker” troviamo Rainn Wilson, (Fish), che ha di recente ultimato la quarta stagione di “The Office“, la serie della NBC premiata con un Emmy e uno Screen Actors Guild Award. Personaggio accattivante e gradito a milioni di spettatori, Wilson ha ottenuto la prima candidatura a un Emmy lo scorso anno nella categoria ‘attori non protagonisti’ per il ritratto di Dwight Schrute, un impiegato arrogante dall’io smisurato che sogna di essere il ‘numero 2’ e tormenta con zelo i colleghi con la sua falsa affabilità.

Christina Applegate (Kim), è stata elogiata dalla critica per la forza e la versatilità dimostrate nei diversi settori dello spettacolo (teatro, cinema e televisione).

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Burn After Reading: i fratelli Coen colpiscono ancora!

Burn After Reading, commedia-thriller dei fratelli Joel e Ethan Coen, proiettatto in anteprima mondiale assoluta alla 65ma Mostra del Cinema di Venezia, esce nelle nostre sale venerdì 19 Settembre.

Il fatto che Burn After Reading venga dopo il successo dell’anno passato di Non è un paese per vecchi la dice chiara sulle intenzioni dei fratelli Coen: in entrambi i film i personaggi sono costretti a subire le pesanti conseguenze delle loro azioni, e questa è sempre stata una costante nella cinematografia dei due fratelli. Commenta Joel Coen: “A dire il vero, la sceneggiatura di questo film è stata scritta più o meno mentre lavoravamo sull’adattamento cinematografico di Non è un paese per vecchi.” E aggiunge Ethan Coen: “Abbiamo avuto l’idea per questo film pensando ai differenti ruoli che avremmo voluto scrivere per attori che conosciamo bene e che a nostro avviso si sarebbero divertiti a lavorare tutti insieme: ci riferiamo a George Clooney, Richard Jenkins, Frances McDormand, e Brad Pitt, che conoscevamo già molto bene e con i quali avevamo già lavorato prima, con l’unica eccezione di Brad.

George Clooney, che ha diretto e/o interpretato diversi film politici, aggiunge: “Nonostante l’ambientazione a Washington, in realtà il film racconta la storia di persone incredibilmente cretine che fanno delle cose estremamente stupide che hanno a che fare con il sesso ed altro. La cosa che rende tutto ciò ancora più interessante è che non si tratta di politici. “Non appena mi hanno convocato, sapevo che avrei accettato. Dopo tutto stiamo parlando dei fratelli Coen che ti offrono sempre dei ruoli che il pubblico non sa che tu puoi interpretare. Mi hanno detto di aver scritto la parte pensando a me, e questo mi preoccupa parecchio….” Commenta Clooney. E aggiunge Ethan: “Con il passare degli anni, i personaggi che scriviamo per George invecchiano come lui ma non per questo diventano più saggi….”

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Machan: un film sui sogni e le speranze di immigrati clandestini

Dopo FULL MONTY ancora una straordinaria avventura di un gruppo di uomini che non ha più niente da perdere! Machan – La vera storia di una falsa squadra di Uberto Pasolini, Premio Europa Cinemas Label Giornate degli Autori e Premio Fedic – Federazione Italiana dei Cineclub alla 65. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia esce nelle nostre sale venerdì 12 settembre.

La storia è ambientata in Sri Lanka, una bidonville a Colombo. Senza soldi e senza futuro, un gruppo di disperati ai margini della società trova in un torneo di palla a mano in Baviera la risposta alle loro preghiere, un biglietto di sola andata verso l’ Occidente e la ricchezza che potrebbe risolvere tutti i loro problemi.

L’idea del film è nata quando Pasolini, durante un viaggio di lavoro in Australia, si è imbattuto per caso in un flash di agenzia che riportava la notizia di un gruppo di 23 uomini cingalesi i quali, facendosi passare per la Nazionale di Palla a mano dello Sri lanka, erano giunti in Germania per poi scomparire durante un torneo in Baviera. Il servizio diceva che il viaggio della presunta squadra non era stato autorizzato dalle autorità di Colombo, e che la composizione della squadra era rimasta avvolta nel mistero.

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Il seme della discordia: un ritorno di successo per Pappi Corsicato

Negli anni Novanta ha scritto una nuova parola d’ordine nel cinema italiano. Faceva rima con improvvisazione, fantasia e voglia di spingersi laddove nessuno osava.
Pappi Corsicato non è stato soltanto uno degli esponenti di punta della cosiddetta ‘scuola napoletana’ (quella formata da Mario Martone, Antonio Capuano e Antonietta De Lillo), ma un cineasta libero e intelligente capace di forgiare il suo cinema sui tessuti del sogno, ricamando irresistibili riflessioni sulla coppia, sul desiderio, sulla voglia di evadere dalle griglie della vita di tutti i giorni.

Mancava dal cinema dai tempi di “Chimera” (2001), sottile e straordinaria addizione di scatole cinesi da capogiro, gitotondo di storie e triangolazioni sentimentali capaci di far saltare ogni schema.
Alcuni critici vi hanno visto qualcosa di kubrickiano, altri sono rimasti spiazzati di fronte all’irruenza selvaggia di una fantasia sfrenata, senza limiti.
Dopo uno stop lungo, Corsicato si è rifatto vivo.

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Decameron Pie: non si assaggia… si morde!

Dopo American Pie e Maial College, esce venerdì 5 settembre Decameron Pie una commedia dai toni boccacceschi con vergini, cavalieri e tanto sesso.

Nel cast Hayden Christensen, Mischa Barton e Tim Roth.

La peste scoppiata a Firenze nel 1348 fa da cornice alle vicende di Lorenzo de Lamberti (H. Christensen), un giovane innocente avventuriero che, perseguitato dal ricco Gerbino de la Ratta, per sfuggirgli, si allontana da Firenze e trova rifugio in un convento, in cui lavora come giardiniere. Anche Pampinea Anastagi (M. Barton), l’unica figlia di una nobile e rispettata famiglia si ritrova improvvisamente sola a causa della peste, e diventa vittima della cattiveria di Gerbino (T. Roth), che mira a sposarla al fine di impossessarsi delle sue ricchezze…

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Il seme della discordia: in concorso alla 65. Mostra del Cinema di Venezia

Il seme della discordia di Pappi Corsicato, in concorso alla 65. Mostra del Cinema di Venezia, esce al cinema venerdì 5 settembre.
Nel film la regista si ispira ad un racconto dell’ 800, di Heinrich Von Kleist, “La marchesa von O”, per raccontare la coppia di oggi.

Protagonisti della tragicommedia sono Alessandro Gassman e Caterina Murino con Isabella Ferrari, Martina stella e Monica Guerritore.

Nel film marito e moglie, lanciati in due carriere folgoranti. Una relazione solida, ma forse è solo apparenza, infatti i problemi iniziano quando Veronica, una bella trentenne, scopre di essere incinta, ma pochi giorni prima al marito era stata diagnosticata l’infertilità. Di chi è allora il bambino? Veronica non lo ha tradito, ma lui non le crede …

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