Il film Trhiller “The Hitcher” segna il gran ritorno della ‘lunga strada della paura’
Vi dice nulla John Ryder? A noi sì. E non sono bei ricordi. C’erano sperdute e immense strade dell’America più profonda, c’era la pioggia martellante sull’asfalto, c’era un autostoppista che chiedeva un passaggio.. E c’era sangue, tanto copioso sangue pronto a divorare i sogni di una gioventù seppellita in qualche squallido motel di provincia.
C’era “The Hitcher”, che è come dire il meglio di un certo cinema americano degli Ottanta, una perla ancora oggi inarrivabile di ambiguità e soffusa cattiveria, un road-movie che sconfinava nell’horror e che mette ancora oggi i brividi.
Un meraviglioso film maledetto, un vero cult strizzato fra l’abitacolo di una macchina in fuga e gli occhi venati di pura follia di un memorabile Rutger Hauer.
Chi è davvero John Ryder? Un pazzo certo, un maniaco all’ultimo stadio, ma anche la quintessenza di un male degenerato in forme perturbanti.