Il mese prossimo, quando ci recheremo in una sala cinematografica, avremmo la possibilità di entrare letteralmente all’interno di un film d’animazione. Alcuni si chiederanno, “Beh, dov’è la novità? Utilizzando gli occhialini a lente rossa e verde posso già farlo da tempo”.
Ma non è così!
Fino ad ora tutti i film in 3D, sono stati creati, partendo da una base in 2D e durante il passaggio di post produzione vengono convertiti in 3D. Il Dolby Digital 3D utilizza una tecnica, che mostra una sequenza molto rapida d’immagini alternando quelle create per l’occhio destro con quelle create per l’occhio sinistro, che grazie alla loro elevata velocità, vengono percepite dal cervello come una terza dimensione.
L’innovazione deriva dalla creazione dell’intero film già in 3D attraverso una nuova tecnologia InTru 3D, regalando allo spettatore un’emozione nuova, quella di sentirsi parte del film.
Il coinvolgimento emotivo è la base del successo di un prodotto.
cinema 3d
Avatar: grandissimo successo per il nuovo film in 3D di James Cameron
COURMAYEUR – 14 anni di gestazione, circa 400 milioni di dollari spesi tra produzione e marketing, un uso della tecnologia tra 3D stereoscopico e performance capture che sposta verso il futuro i confini dell’esperienza visiva cinematografica. La trepidante attesa per Avatar è terminata, almeno per i critici internazionali, con la grande anteprima di ieri sera a Londra, mentre in Italia il Noir in Festival ha proposto un assaggio di 30 minuti (circa 10 scene) in attesa di vedere il film nelle nostre sale il 15 gennaio, in ritardo di un mese rispetto al resto del mondo, dove l’ultima fatica di James Cameron uscirà il 18 dicembre.
Le prime reazioni della stampa internazionale sul film Avatar (che per l’occasione ha bellamente ignorato l’embargo imposto dalla 20th Century Fox) sono semplicemente entusiastiche, da Variety, “James Cameron riesce ancora una volta a creare un film con ambizioni universali che chiunque ami il cinema dovrebbe vedere. (…) A livello fondamentale, il film Avatar è un vero e proprio trionfo, sotto ogni aspetto”, a The Hollywood Reporter, “Cameron ha dimostrato la propria tesi: è il re del mondo”, fino alla rivista Empire, che ha assegnato al film cinque stelle (il massimo) e lo ha definito una “esperienza enormemente appagante, una festa per le orecchie e per gli occhi”. E non era scontato che andasse così. 161 minuti da vedere con gli occhialini 3D sembravano a molti una sfida alla capacità di resistenza dello spettatore, ma in realtà Avatar realizzato per il 60% in 3D e per il 40% in live action risulta essere un’esperienza visiva e sensoriale incredibile, mai vista, almeno per i 30 minuti proposti qui al Noir.
Giro di vite: il primo film italiano in 3d
Il film Giro di vite, ispirato al capolavoro omonimo dello scrittore Henry James, diretto da Marcello Avallone con un cast internazionale, sarà il primo film … Read more