Made in Italy: Diabolik al cinema

Una produzione tutta italiana quella prevista per l’iconico ladro dei fumetti italiani Diabolik.

Diabolik è un personaggio dei fumetti creato nel 1962 da Angela e Luciana Giussani e pubblicato dalla casa editrice milanese Astorina. Esso racconta le vicende di un fascinoso ladro protagonista di storie misteriose, intrighi e rapimenti. Le origini del nome sono riconducibili a Totò Diabolicus, film uscito nello stesso anno, dove estrapolando la parola Diabolicus si ottenne Diabolik. Il suo successo è sicuramente dovuto alle storie di facile accessibilità grazie anche al formato tascabile che permetteva di portarsi dietro gli albi praticamente ovunque.

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Visioni future: storie e progetti per il cinema che verrà

Dopo il grande successo del Milano Film Festival e in conclusione della Panaoramica (rassegna dei film provenienti da Venezia e Locarno), la settimana più cinematografica di Milano si concluderà stasera con una serata speciale dedicata al cinema del futuro. Al Cinema Anteo, questa sera, a partire dalle 20.30, saranno presentati sei progetti per sei film “ancora da realizzare” raccontati dai loro registi. Performance, letture, contributi video ma soprattuttto interviste a cuore aperto condotte dal giornalista e critico cinematografico Maurizio Di Rienzo, anfitrione della serata. Ma il vero protagonista sarà il pubblico: a lui l’arduo compito di decretare la storia più avvincente e la presentazione più efficace!

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Cinema italiano: la sua nuova crescita dal punto di vista di Anica

Anica ci parla del Cinema italiano: cresce la produzione, cambia il circuito distributivo delle sale.

Dopo vent’anni di depressione, la produzione cinematografica in Italia vive una stagione di rinascita culturale tornando al racconto, all’attore, al pubblico, al ruolo centrale del produttore. Cambia invece il circuito distributivo delle sale cinematografiche.

Riccardo Tozzi, presidente ANICA, anticipa alcuni temi del suo intervento al convegno di Somedia “Ciak: Business. Cinema e nuovi media in azione” (www.cinema.somedia.it) che si terrà il 18 settembre a Torino in occasione di Cineshow Lingotto Fiere – Pad. 3 – ore 10.00-18.00.

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Il bello e il brutto di Venezia

La Mostra è finita: 10 giorni di cinema, glamour, code, risate, pianti e quest’anno anche tanti spaventi per la presenza di molti horror.
Che manifestazione è stata? Di certo il piatto della bilancia pende maggiormente verso il piatto con la scritta “positivo”. Il pubblico presente al Lido ogni giorno poteva scegliere tra ottimi film, anche se forse è mancata la presenza di un grande capolavoro che potesse mettere tutti quanti d’accordo, come due anni fa Recacted di Brian De Palma. Eppure la qualità generale è stata piuttosto alta.
Grande emozione nel poter vedere da vicino i grandi registi della Pixar, da John Lasseter a Brad Bird, vincitori del Leone d’oro alla carriera, e che hanno regalato una retrospettiva colorata e divertente, da Toy Story a Up. Un premio strameritato sul quale nessuno ha avuto niente da ridire
Invece Lebanon, il vincitore, ha spaccato le opinioni di pubblico e addetti ai lavori. Da una parte chi è rimasto fortemente colpito dalla forza emotiva del film, e dall’altra chi è rimasto infastidito dall’eccessiva sfacciataggine della violenza mostrata. Si tratta comunque di un’opera interessante che non può lasciare indifferenti.
Sempre in tema di premi, grande successo per le attrici italiane. Un po’ di dubbi nel ritenere Jasmine Trinca (forse all’estero, ma di certo in italia è molto nota), mentre la russa Ksenia Rappoport, ma ormai connazionale di adozione, ha conquistato una Coppa Volpi che in molti avrebbero visto ugualmente bene anche nelle mani di Margherita Buy. Insomma essere donne e recitare in Italia porta fortuna. Non a caso, anche Colin Firth, splendido protagonista di A Single Man di Tom Ford e vincitore della Coppa Volpi, ha sposato una donna italiana e parla bene la nostra lingua.

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Di me cosa ne sai: un film sul grande cinema italiano

Di me cosa ne sai, un film di Valerio Jalongo. Collaborazione alla regia di Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni.

Di me cosa ne sai comincia come un’inchiesta su uno dei tanti misteri degli anni Settanta. Ma a differenza di altri misteri italiani senza soluzione, qui non ci sono cadaveri, nè stragi. C’è però l’improvviso, rapidissimo declino di un cinema che per trent’anni ha dominato le scene internazionali.
Com’è potuto succedere? Chi o che cosa ha ucciso il grande cinema italiano?
Questa domanda ci guida in un percorso ricco di testimonianze preziose e di riflessioni originali: da Mario Monicelli a Wim Wenders, da Dino De Laurentiis ad Andreotti, Ken Loach e moljti registi italiani.

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Al via oggi il 62° Festival del Film di Locarno

Il grande cinema torna sulle rive svizzere del Lago Maggiore. Comincia proprio oggi la 62° edizione del Festival del Film di Locarno che si concluderà il 15 agosto. Il programma  completo proporrà 180 film, 210 tra corti e mediometraggi, tutti suddivisa in circa 10 sezioni.
L’inaugurazione si terrà alle 17.00 con una celebrazione del centenario della musica da film, che cade proprio quest’anno. Verrà proiettato Vitus, film di Fredi M. Murer, il cui protagonista, il giovanissimo pianista Teo Gheorghiu, si esibirà poi anche dal vivo con l’Orchestra della Svizzera Italiana, diretta da Mario Beretta, autore delle musiche originali del film. Come a dire che il maestro darà il la alla manifestazione, con la grande festa alle 19.30.
Il Festival, come da tradizione, anche quest’anno punta i rifletori sul giovane cinema europeo, con uno sguardo a oriente grazie alla ricca e appassionante retrospettiva sui manga giapponesi, ma senza disdegnare il cinema americano. Da queste parti raramente si assiste al glamour patinato di Cannes o a quello piu’ casareccio di Venezia, ma gli appuntamenti non mancano. Molto atteso il film d’apertura della sezione Piazza Grande che verà proiettato questa sera, appunto in Piazza Grande, lo schermo all’aperto piu’ grande d’Europa. Si tratta dell’americano 500 Days of Summer (dove Summer non è l’estate, ma il nome della protagonista, che nella versione italiana si chimerà Sole), una commedia romantica in cui un giovane e romantico ragazzo (Joseph Gordon–Levitt) perde la testa per una collega fatalista e che non crede nell’amore (la regina dell’indy cinema Zooey Deschanel). Dopo un’opera prima leggera, almeno sulla carta, la serata continuerà l’ultima fatica del regista israeliano Amos Gitai, che già dal titolo promette ben altro impegno: La Guerre des Fils de Lumiere contre les Fils des Tenebre (la guerra dei figli della luce contro i figli delle tenebre).

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Gil Kenan, presenterà il prossimo 19 dicembre il film della misteriosa città della luce : EMBER

Il film arriverà nei cinema italiani il 19 dicembre,giusto in tempo per le feste natalizie.
Sarà diretto da Gil Kenan e prodotto da Walden Media e dalla Playtone di Tom Hanks e Gary Goetzman.Sullo schermo sono presenti : Saoirse Ronan, Harry Treadaway, Bill Murray, Tim Robbins, Toby Jones, Marianne Jean-Baptiste, il pirata dei caraibi Mackenzie Crook e Martin Landau. La sceneggiatura, tratta dal romanzo scritto da Jeanne Duprau, porta la firma di Caroline Thompson, autrice di Edward Mani di Forbici.

TRAMA DEL FILM: EMBER

La vicenda, basata sul romanzo di Jeanne Duprau , mostra come la città di Ember ha vissuto felicemente nel sottosuolo per generazioni intere .
La città era stata costruita come rifugio per gli esseri umani quando sembrava non ci fossero più speranze di salvezza, alla fine del mondo.

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Festival del Cinema di Roma: Al Pacino, le mostre, i primi film si comincia

Una grande festa aperta a tutti, dal titolo “Be Brazilian”, inaugura il 22 ottobre la terza edizione del Festival romano del Cinema. La kermesse si svolge a piazza Navona a partire dalle 21,30 e vede la partecipazione di oltre quaranta artisti, musicisti e danzatori. Lo spettacolo s’ispira alle tradizioni degli “afro-blocos” (le batterie di percussioni del “carnaval” di Bahia), con la colonna sonora a base di samba. La regia è di Arto Lindsay, compositore geniale ed eclettico; le scenografie sono di Ernesto Neto, tra i massimi artisti contemporanei. Un inedito carnevale d’autunno, con la partecipazione di Gal Costa e due bande in marcia (Ilê Aiyê e Spok Frevo Orchestra). Prima, alle 20, un sostanzioso antipasto con Al Pacino: l’attore ritira il Marco Aurelio d’Oro alla carriera, attribuito quest’anno all’Actors Studio, di cui Pacino è uno dei presidenti. La sera stessa Al Pacino incontra il pubblico e presenta “Chinese coffee”, il film inedito di cui è regista e protagonista. L’altro Marco Aurelio alla carriera andrà a Gina Lollobrigida per gli oltre sessant’anni di attività sui set.

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Il pugile e la ballerina: Muscoli, crinoline e amori disattesi

A chi non è mai capitato di perdersi dietro un amore impossibile, passare intere giornate sospirando, pensando all’ultima volta che avete incrociato il suo sguardo che però non comunicava quello che volevate, lo avete avuto vicino ma non potevate sfiorarlo, foto ravvicinate di un’amicizia che non si trasforma mai in grande passione… e lacrime e lacrime? Allora preparatevi emotivamente alla visione del primo lungometraggio di Francesco SurianoIl pugile e la ballerina“.
Il pugile è un vero pugile, Fabio, con una carriera ormai in declino e la voglia di riscatto sociale, la ballerina è Enzo, un gallerista, smaccatamente gay, esperto del mercato d’arte del novecento. Costretti a vivere insieme per necessità contingenti costruiscono una storia di relazione univoca scandita dall’amore di Enzo e la corrispondente indifferenza di Fabio.

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Festival del cinema di Roma: i primi titoli della terza edizione

La vita piena di fascino e di eccessi della Duchessa di Devonshire, settecentesca antenata di Lady Diana, raccontata da Saul Dibb in The Duchess, con Keira Knightley e Ralph Fiennes, e la vicenda violenta dei terroristi nella Germania anni Settanta in La Banda Baader Meinhof di Uli Edel, con Bruno Ganz e Alexandra Maria Lara, saranno due dei titoli della terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, in programma dal 22 al 31 ottobre. Entrambi i film saranno presentati nella sezione “Anteprima”, nell’ambito della “Selezione Ufficiale”.
Nella stessa ottica la selezione di “Cinema 2008”, che quest’anno prevede, tra gli altri, 8 (Huit), in anteprima mondiale, un film che è anche un grande progetto di sensibilizzazione sulla sfida (sottoscritta da 191 paesi) che le Nazioni Unite hanno lanciato perché si dimezzi la povertà nel mondo. Il film è diviso in otto segmenti, firmati rispettivamente da Jane Campion, Gael García Bernal, Jan Kounen, Mira Nair, Gaspar Noé, Abderrahmane Sissako, Gus Van Sant e Wim Wenders. Sempre in “Cinema 2008”, Isabelle Huppert è la protagonista del film franco-cambogiano Un barrage contre le Pacifique, di Rithy Panh, tratto dal romanzo di Marguerite Duras.

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