“Mirada criminal” è il titolo provvisorio per il documentario su Pancrazio Chiruzzi

 

C’è il progetto, ma non un titolo o, meglio, quello è ancora provvisorio ma potrebbe essere Mirada criminal”, sguardo criminale. Stiamo parlando di un documentario del regista torinese Daniele Agostini che molti conoscono già per “Guerrillas”, ricostruzione filmata del comandante Zero, leader della guerriglia sandinista in Nicaragua. Insieme con Barbara Redini, addetta alla produzione, stanno per dare inizio ad una avventura lavorativa piuttosto interessante. Il set sarà Torino ma anche tante location europee e si punterà l’attenzione su Pancrazio Chiruzzi. A pensare per la prima volta a tale personaggio è stato l’attore Sergio Troiano che lo ha conosciuto e di lui dice: Mi sono trovato di fronte ad un personaggio che, sconosciuto al grande pubblico, era in realtà una vera e proprio leggenda per il mondo criminale e per la stessa polizia. Uno che se fosse nato negli Stati Uniti avrebbe da tempo attirato l’attenzione delle Major”. Non poteva passare inosservato e cadere nel dimenticatoio. 

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I Backstreet Boys diventano protagonisti di un film

 

Li hanno amati in moltissimi i Backstreet Boys e si trattava di una di quelle boyband che sembrava non dovesse mai finire nell’ombra come è capitato invece a tutte le altre. Tuttavia, il tempo rende tutto più sfumato e questi giovani e avvenenti cantanti, ormai cresciuti, sono pronti a diventare i protagonisti di un film. Si tratta di un vero e proprio documentario e loro hanno già iniziato con le riprese. La direzione è toccata a Stephen Kijak che parlerà del gruppo fino al presente e i fan avranno così moltissimo da scoprire sui loro artisti preferiti. Quando hanno saputo del progetto si sono dimostrati subito molto contenti e pronti a mettersi in gioco, anche se sanno già che verranno fuori pure molti difetti del loro carattere e del loro passato.

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Bertolino e Floris in FREAKONOMICS: documentario visionario al cinema

                                                         

Un nome assegnato a tutti alla nascita potrebbe non essere un caso, anzi, potrebbe davvero condizionare un individuo. La domanda è: che influenza può avere tutto questo durante l’esistenza? Ci sono comunque tante altre domande dal tenore “esistenziale” alle quali avremmo voglia di rispondere come “che casa hanno in comune gli insegnanti e i lottatori di sumo””? “E’ più pericolosa una pistola o una piscina”?. Una serie di interrogativi che si pongono  Enrico Bertolino e Giovanni Floris nel film documentario FREAKONOMICS – Le divertenti verità sulla crisiesclusivo evento The Space Extra e YAM112003, nelle sale The Space Cinema a Roma il 14, 15 e 16 gennaio.

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Martin Scorsese e il documentario su Bill Clinton

 

La notizia è ufficiale: Martin Scorsese è pronto a girare un documentario sull’ex Presidente americano Bill Clinton. Il motivo è legato fondamentalmente al fatto che è comunque una figura di importanza mondiale notevole, che va conosciuta fino in fondo. Del resto, il regista non è nuovo ad esperimenti del genere, seppure per altri tipi di personaggi, altrettanto noti. Ha già lavorato su artisti come Bob Dylan e l’ex Beatles George Harrison. In questo caso, tra l’altro, potrà contare sulla totale cooperazione dell’ex Capo di Stato, nell’ambito del progetto in collaborazione con l’emittente via cavo HBO.

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Festival Internazionale del Film di Roma, arriva il documentario Milleunanotte

 

Un documentario, quello dal titolo “Milleunanotte”, in concorso nella sezione specifica di Prospettive Italia, girato nel Penitenziario Dozza di Bologna e diretto da Marco Santarelli che fa certo discutere. La presentazione riguarda il Festival Internazionale del Film di Roma e l’attualità è in primo piano. Si affronta soprattutto il tema scottante del sovraffollamento delle carceri. Attualità e temi scottanti nel documentario che si snoda nella sezione giudiziaria del carcere, tra rassegnazione e speranza. Niente di più realistico e quindi degno di assumere un ruolo in primo piano tra le pellicole proiettate all’evento.

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Moore a nord e Stone a sud: le nuove coordinate del cinema americano

Ben 2 documentari stanno caratterizzando le ultime giornate veneziane. Da una parte il nuovo lavoro del piacione Michael Moore Capitalism: a love story, che critica il sistema capitalistico statunitense, dall’altra Southland border di Oliver Stone, un ritratto inedito del presidente venezualano Chavez e del nuovo corso politico, economico e sociale dell’America Latina.
L’autore di Sicko, presente ieri sera in Sala Grande, ha puntato il suo obbiettivo sulle malefatte del capitalismo selvaggio, dei crack bancari, dei ricchi che non si accontentano della loro ricchezza e rubano ai poveri e su come questa situazione è stata alimentata dal’interno del paese. Uno sguardo feroce e al contempo fin troppo semplificato, ma lui dice che è voluto, così da riuscire a spiegare anche ai bambini di due anni cosa c’è che non va. Il gioco funziona, come sempre con Moore, ma sicuramente la visione è parziale e partigiana. Il film è in concorso: chissà se bisserà il successo di Fahrenheit 9/11 che vinse a Cannes.

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Videocracy, censurato il trailer

Videocracy è un documentario firmato Erik Gandini e distribuito dalla Fandango di Domenico Procacci, che racconta 30 anni di sistema televisivo italiano, dall’inizio dell’era Mediaset, e di come le TV commerciali siano riusicte a cambiare il potere, la società e la politica.
Il film è uno degli eventi attesi alla prossima Mostra del Cinema di Venezia dove sarà presentato all’interno della Settimana della Critica il 3 settembre per poi uscire nelle sale cinematografiche il giorno successivo.
Una data di uscita imminente che non sarà supportata dalla trasmissione dei trailer sui canali Rai e Mediaset. Pare infatti che si siano rifiutati di trasmetterli a causa “dell’inequivocabile messaggio politico di critica al governo” (Rai) e perché “sia il film che il trailer sono un attacco al sistema tv commerciale, quindi non ritenevano opportuno mandarlo in onda” (Mediaset).
Strano se si pensa che non ci furono problemi con i trailer, per esempio, de Il Caimano o di Viva Zapatero e che in fondo si tratta di spazi pubblicitari pagati, per quanto agevolati. “Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l’Italia è cambiata” ha dichiarato Domenico Procacci.
Mossa di marketing o realtà?

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Medici senza Frontiere contro i crimini Invisibili

Sempre in prima linea per fare di questo mondo un posto migliore, Medici senza Frontiere cerca con estrema attenzione ogni mezzo per esportare la propria idea di umanità e per spingere non solo i Governi internazionali, ma le coscienze di tutti noi, ad agire attivamente per questo prossimo sempre più vessato. L’occasione l’ha trovata in un film a più mani dal titolo Invisibles girato da cinque dei più rinomati registi contemporanei e prodotto da Javier bandem il protagonista dello straziante Mare dentro. Il film verrà proiettato il 16 ottobre 2008 nella suggestiva cornice del Teatro dei documenti, in tre sale ricavate da altrettante grotte secentesche scavate nel monte Testaccio. Il pubblico sarà libero di scegliere da quale sala iniziare il proprio percorso e l’entrata libera con solo 2 euro di tessera associativa del teatro è prevista in tre scaglioni a partire dalle ore 20:15.

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