Assassini, corruzione politica, stragi di guerra, il sistema scolastico in crisi e alcune rivelazioni sui Khmer rossi sono alcuni dei temi affrontati dal Sundance Film Festival in programma dal 21 al 31 gennaio. Il festival ancora una volta punta l’attenzione sull’originalità e l’eccellenza artistica e propone 112 film provenienti da 38 nazioni, incluse 80 prime mondiali e 43 opere prime, di cui 24 in concorso.
Tra i 58 film in competizione al Sundance Film Festival, sei in meno rispetto all’edizione dello scorso anno, ve ne sono parecchi che parlano della guerra in Afghanistan e delle sue conseguenze.
Tra i documentari troviamo lo yemenita The Oath di Laura Poitras che parla del viaggio di due uomini dall’Afghanistan a Guantanamo e della Corte Suprema americana. I’m Pat Tillman di Amir Bar-Lev’s è la storia della morte, sempre in Afghnistan, di una star del football e della battaglia intrapresa dalla sua famiglia contro il governo americano. Restrepo di Sebastian Junger e Tim Hetherington racconta invece le vicende di un campo base militare statunitense in Afghanistan. Bhutto affronta la vita e la carriera del primo ministro pakistano di recente assassinato.