Festival Internazionale del Film di Roma: polemica sul film E la chiamano estate

 

Non è la prima volta che uno dei film interpretato in versione hot da Isabella Ferrari, finisce nell’occhio del ciclone. L’attrice sempre bellissima e brava, infatti, non ci sta a interpretare parti comode e sceglie invece la via in salita, non sempre capita e apprezzata da tutti. La sua fatica, però, questa volta è stata comunque premiata. Non è andata diversamente dal passato però con “E la chiamano estate” di Paolo Franchi e ha dovuto affrontare fin troppi ostacoli. Le polemiche sono scoppiate sin da subito e non si sono fermate appena dopo la proiezione all’interno della kermesse. I premi portati a casa dalla pellicola, intanto, sono quelli come miglior regia e  miglior attrice Isabella Ferrari. Il pubblico, comunque, si è diviso in merito al suo pensiero sull’artista, riservandole fischi e applausi ancora di più nel momento di ritirare il premio nella cerimonia ufficiale.

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La voce della Ferrari per il documentario Il primo respiro

Ha la voce di Isabella Ferrari la versione italiana del doc francese Le premier cri (grande successo in patria) che dal 13 febbraio sarà nelle nostre sale distribuito da Lucky Red con il titolo Il primo respiro. Il 29 marzo del 2006, durante un’eclissi totale di sole, Gilles De Maistre, ha registrato il parto di dieci donne negli angoli più disparati del pianeta. Per arrivare a questa inconsueta avventura ha impiegato 22 mesi di ricerche coadiuvato da dieci ricercatori e 45 informatori locali, ha percorso 236mila chilometri, ha incontrato 120 donne in stato interessante, ha assistito a 52 ecografie. La singolare idea gli è venuta da una serie di documentari televisivi da lui realizzati nel reparto di maternità del Robert-Debré di Parigi: da lì si è mosso per indagare costumi, attese, paure, speranze, rischi e rituali della nascita in diversi luoghi del mondo.

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Il papà di Giovanna: primato d’ incassi

L’anno di Medusa comincia sotto il segno della crescita e della trasformazione.

Siamo partiti con il sorprendente Neil Marshall di “Dooomsday“, delirante calderone di omaggi cinefili e brandelli di corpi ‘catturati’ dopo la fine del mondo. Ma anche un’esplosione punk e assolutamente eccessiva di almeno dieci immaginari diversi. Al centro di tutto un itinerario di crescita, un iter complicatissimo attraverso il quale la protagonista (una possente e straordinaria Rhona Mitra) ri/prenderà possesso del suo passato e del ricordo della madre.
Siamo poi arrivati al Corsicato de “Il seme della discordia“. Il film italiano più ‘avanti’ degli ultimi tempi? Senza dubbio. Corsicato fa a pezzetti racconto e razionalità, inventandosi uno stile sorprendente, leggero come un piuma e frizzante come nessun altro. E il suo cinema diventa un luogo frenetico e spensierato dove costruire un avvicinamento alla maternità che ha del miracoloso.

E in quest’ ultimo weekend, un eccellente incasso al box office per il film di Pupi AvatiIl papà di Giovanna” che ha totalizzato 911.752 euro con 336 copie e una media incasso per copia di 2.687 euro aggiudicandosi cosi il primato degli incassi dei film presentati a Venezia.

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A Isabella Ferrari il premio speciale “Gladiatore Sannita”

Isabella Ferrari ha ricevuto sabato 12 Luglio a Sant’Agata de’ Goti, nel corso della Notte dei Capitelli, il premio speciale “Gladiatore Sannita”, prestigioso riconoscimento assegnato dalla Provincia di Benevento a figure che si sono contraddistinte nell’ambito cinematografico o delle arti in generale.
La bellezza di Isabella Ferrari ci accompagna dai primi anni ’80 quando ancora adolescente fu protagonista in tv di “Sotto le stelle” di Gianni Boncompagni e successivamente nel ruolo di Selvaggia in “Sapore di mare” di Carlo Vanzina divenne un simbolo per tutte le giovanissime.
Ancora per qualche anno furono le commedie spensierate, tipico prodotto cinematografico di quel periodo, a vederla protagonista, ma non tardarono ad arrivare ruoli di grande spessore.

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