Al cinema possiamo vedere “La doppia ora“, ecco le recensioni di questo thriller tutto italiano con la regia di Giuseppe Capotondi.
In un quadro di cinema casalingo minimalistico e autoreferenziale (quando non sgangheratamente socio-politico), un film come questo “La doppia ora“, modulato con passione e competenza sull’eco di classici di genere alla Hitchcock o Lang, rappresenta una sfida senz’altro da valorizzare. (Valerio Caprara, “Il Mattino”)
“La doppia ora”, tra rumori amplificati che fanno sobbalzare sulla sedia e fantasmatiche apparizioni nell’ombra, si inventa un percorso personale, a suo modo d’autore. (Michele Anselmi, “Il Giornale”)
Capotondi cesella un clima horror quasi da manuale, brulicante di segnali angosciosi e nel quale la realtà sembra collassare: lo fa con bella perizia tecnica, ottima scelta di tempi della paura, sintassi sospensiva e un andamento indiziario.(Roberto Pugliese, “Il gazzettino”)
I climi angosciosi del film “La doppia ora” la regia li dosa con mano ferma facendo sempre leva su quella realtà non reale in cui nessuno, quasi mai, è quello che sembra: approdando a un poliziesco che non potrà non convincere: incuriosendo e interessando. (Gian Luigi Rondi, “Il Tempo”)