Pechino Film Festival: tutte le news

Si respira aria internazionale al Pechino Film Festival che si terrà dal 16 al 23 aprile. Del resto i Paesi orientali stanno scegliendo di aprirsi sempre di più al resto del mondo e viceversa

 

Il resto del mondo, infatti, sta dando sempre maggiore attenzione a quello che succede nel campo cinematografico in Oriente

Read more

Pronti, partenza, lido!

Messa in cantiere la sobria cerimonia di apertura della 66^ Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, con una scaramantica madrina “quasi in viola”, segnata anche dalla presenza sul red carpet di una bellissima Eva Mendes in rosso maculato e cerchietto nero, si comincia a parlare di cinema.
Discordanti le impressioni su Baarìa di Giuseppe Tornatore, il primo film italiano in concorso che ha avuto l’onore di “aprire le danze”. Colossal made in Sicilia sulla storia di una famiglia di Bagheria e delle vite che gli scorrono a fianco, che vede la partecipazione di troppi personaggi, troppe storie, troppi anni di racconto e addirittura troppi volti noti del cinema e della tv. Da Laura Chiatti a Beppe Fiorello, da Leo Gullotta a Donatella Finocchiaro, da Monica Bellucci ai più applauditi Ficarra e Picone. In molti hanno apprezzato il dispendio di forze e l’abilità registica del Peppuzzo nazionale, così come in molti hanno trovato ridondante e esagerata l’intera operazione. Baarìa uscirà il 25 settembre prossimo in sala e verrà distribuito in tre “lingue”: in versione originale in siciliano in Sicilia, in italiano nel resto della penisola e in un “siciliano semplificato” in alcune grandi città.
Più applaudito [Rec2] , sequel dell’horror spagnolo che fu presentato sempre a Venezia due anni fa. La storia comincia un quarto d’ora dopo la fine del primo film, quando una squadra speciale fa irruzione nel condominio colpito da uno strano virus. Claustrofobico, quanto inutile, si tratta di un operazione più che altro commerciale che comunque siamo certi non scontenterà gli amanti del genere.

Read more

Al via la 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

E’ ora! Tra poche ore i riflettori si accenderanno sul Lido di Venezia per restare accesi fino al 12 settembre. La 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia verrà dichiarata ufficialmente aperta questa sera dal direttore Marco Muller e dalla madrina Maria Grazia Cucinotta.
Primo film in cartellone Baarìa di Giuseppe Tornatore che torna ancora una volta a raccontare la sua Sicilia. Tra gli altri italiani in concorso Il Grande Sogno di Michele Placido, il suo film sul 1968 con Riccardo Scamarcio, Luca Argentero e Jasmine Trinca, Lo Spazio Bianco di Cristina Comencini con la sempre-presente-al-festival Margherita Buy e l’esordiente Giuseppe Capotondi che con La Doppia Ora esordisce al Lido portando un insolito noir con Filippo Timi.
Tra i film in concorso, sono molti quelli attesi, dal remake de Il Cattivo Tenente di Werner Herzog, al nuovo capitolo degli Zombi di George Romero, al j’accuse sul capitalismo di Michael Moore, fino all’ultimna fatica della francese Claire Denis.
Il concorso promette poco divismo, ma tra i film fuori concorso e altri eventi collateri, i grandi nomi non mancheranno di certo. Attesissimo George Clooney il quale, nonostante sia di casa da queste parti, avrà tutti gli occhi puntati addosso per controllare chi ci sarà al suo fianco. Chissà se sceglierà Venezia per ufficializzare la presunta love story con Elisabetta Canalis? Non sappiamo se si porterà Ely, sicuramente accompagnerà al Lido il film The Man who Strares at Goats che si preannuncia assai interessante.

Read more

Io non ci casco: una meravigliosa storia di vita

Pasquale Falcone è un finissimo umorista. Lo aveva già dimostrato nel suo precedente “Lista di provocazione, San Gennaro aiutaci tu“, così come in “Tutti gli uomini del deficiente“. Il punto però non è questo.
Falcone è prima di tutto un uomo di cinema con gli occhi aperti e la voglia di restare sintonizzato sulle frequenze dei giovani d’oggi.

L’umorismo non c’entra più di tanto, parliamo più che altro della voglia di catturare lo sfuggente, l’incasellabile, quel senso di precarietà cucito addosso agli adolescenti che si affacciano alla vita.

Io non ci casco“, prima d’essere un modello di leggerezza e soavità, è una meravigliosa storia di vita.
In primis quella che ha scandito il periodo, piuttosto lungo, passato prima delle riprese. Falcone ce lo aveva già in testa il film, ma non gli bastava. Perché voleva che quella sua idea di gioventù, di zone d’ombra e di vita venisse passata al vaglio dai diretti interessati. Voleva che il suo film diventasse il film dei giovani. Non solo protagonisti, non solo comparse, ma spiriti guida dell’opera, sceneggiatori invisibili, uomini e donne con la macchina da presa in braccio e tanta voglia di raccontare qualche brandello della loro quotidianità.
Il film sarebbe dovuto essere un elettrizzante work in progress abitato dalla disarmante sincerità di chi vuole raccontarsi senza filtro.

Read more

La Cucinotta produce 12 nuovi talenti

Il 5 dicembre esce nei cinema italiani, in 70 copie per la Medusa, un film co-prodotto ed interpretato da Maria Grazia Cucinotta dal titolo Io non ci casco.
L’attrice siciliana si è avventurata in questo nuovo ruolo da produttrice, convinta anche dal regista del film Pasquale Falcone della assoluta necessità di realizzare questo suo piccolo sogno. Aprire un nuovo discorso sul mondo giovanile, soprattutto quello post adolescenziale, troppe volte dimenticato, sottovalutato o peggio scimmiottato come nel caso dei film scamarciani tratti dai romanzi di Moccia.
La storia nasce intorno ad un avvenimento tragico, il protagonista diciassettenne resta vittima di un incidente motociclistico che lo costringe in un coma profondo ed irreversibile. Il suo letto d’ospedale diventa così il centro della vita dei suoi genitori, degli amici e dei compagni di scuola che con difficoltà e coraggio cercheranno di costruire una nuova vita, nuovi rapporti e nuove speranze.

Read more

Taormina Film Fest: i vincitori

Si è conclusa la 54a edizione del TAORMINA FILM FEST con l’assegnazione, da parte della giuria composta da Ferzan Ozpetek (presidente), Mirsad Purivatra e Jytte Jensen, del Golden Tauro per il Miglior Film, per la Migliore Interpretazione e del Premio Speciale della Giuria.

Questi i premi e le motivazioni: PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: “SUMMER BOOK” DI SEYFI TEOMAN (TURCHIA) La giuria vuole assegnare il “premio speciale della giuria” al regista Seyfi Teoman, perché grazie al suo primo film dimostra di essere una grande promessa per il futuro del cinema. MIGLIOR INTERPRETE: TANJA RIBIC PER IL FILM “TRACTOR, LOVE AND ROCK’N’ROLL” DI BRANKO DJURIC (SLOVENIA).

La giuria vuole premiare Tanja Ribic per la sua abilità nell’esprimere, per tutta la durata del film, ironia ed emozioni in situazioni completamente diverse fra loro. GOLDEN TAURO: “EYE OF THE SUN” DI IBRAHIM EL BATOUT (EGITTO) Grazie ad una miscela innovativa di tecniche di fiction e di documentario, il film esprime perfettamente valori e condizioni umane universali.

Read more