L’uno è rimasto stregato dall’altra e come potrebbe restare indifferente del resto? Riccardo Scamarcio si è lasciato affascinare dalla bellissima e più matura Sharon Stone. Stanno lavorando insieme ne “Un ragazzo d’oro“, la storia di un giovane che perde la testa per una editrice sensuale. La location è Roma e si tratta della nuova pellicola di Pupi Avati. Con loro pure Cristiana Capotondi. Grande intesa tra i due anche fuori dal set e il gossip è pronto ad esplodere.
pupi avati
Pupi Avati pensa ad un film interpretato dai politici
Pupi Avati, tra il serio e il faceto, immagina come potrebbe essere un film tutto interpretato dai politici e immagina pure quale ruolo potrebbero avere. Pensa quindi a Bersani salumiere, Grillo venditore di lamette, Fini sommelier, Mario monti preside. Ipotetiche parti che però non andrebbero male, secondo lui, per questi personaggi tanto nominati in questi giorni. Il regista bolognese, del resto, sta vivendo un momento di piena ribalta, grazie all’uscita della sua autobiografia dal titolo “La Grande Invenzione”. Nelle scorse ore lo stesso ha pubblicato la sua autobiografia. Intervistato da Radio2 per il programma “Un Giorno da Pecora”, ha illustrato in che modo utilizzerebbe il suo cast politico ideale, partendo dal leader del Movimento 5 Stelle.
RomaFictionFest, scelto il presidente di giuria: è Pupi Avati
Il RomaFictionFest è nel suo pieno svolgimento da una manciata di ore già e mentre si sa che la premiazione avverrà il 5 ottobre, c’è pure il nome del presidente di giuria che sarà Pupi Avanti. Una figura per la quale le previsioni su chi potesse essere, non erano poche. Si occuperà in particolare della sezione Fiction Italiana Edita 2012. Il regista non sarà comunque da solo a giudicare i prodotti di fiction commissionati o prodotti da o per la tv, realizzati da produzioni italiane o in coproduzione con il Belpaese. Gli stessi, tra l’altro, che sono stati già trasmessi dai principali broadcaster italiani. Con lui ci sarà pure la giornalista Laura Delli Colli, il compositore e direttore artistico Alessio Vlad e la produttrice Grazia Volpi.
Capri, Hollywood 2010: Pupi Avati premierà il pianista Stefano Bollani
Va al pianista Stefano Bollani il Capri Global Artist Award 2010 attribuito dall’Istituto Capri nel Mondo ai grandi talenti della scena artistica internazionale. L’eclettico musicista, considerato dai critici tra i più grandi, se non il più grande pianista jazz contemporaneo a livello internazionale, sarà premiato dal regista e”jazzista” Pupi Avati – chairman di Capri, Hollywood 2010 – martedì 28 dicembre nella seconda giornata del 15° International Film Festival. Una serata d’onore a La Palma di Capri a cui interverranno altre eccellenze della cultura e dello spettacolo italiano tra cui i fratelli Toni Servillo(attore dell’anno) e Peppe Servillo (artista cult). Il nome di Bollani arricchisce l’albo d’oro dei grandi artisti della musica premiati al festival prodotto da Pascal Vicedomini per l’Istituto Capri nel mondo a cominciare da Luciano Pavarotti (nel lontano 1996) e Renato Carosone (nel 1997) sino a Mariah Carey ed il premio Oscar Elliot Goldenthal (nel2009) passando per i compositori Nicola Piovani, Luis E. Bacalov e Michael Nyman insieme a Zucchero, Andrea Griminelli, Simply Red, Estelle, Edoardo Bennato, Paul Young e tanti altri.
Sine Sole Cinéma: la prima casa di distribuzione cinematografia nel Friuli Venezia Giulia
Nasce la prima casa di distribuzione cinematografica in Friuli Venezia Giulia
Sine Sole Cinéma, già casa di produzione cinematografica attiva dal 2005, segna un importante traguardo per il cinema indipendente: quest’anno si amplia e diviene anche casa di distribuzione. È in quest’importante momento che l’azienda vinicola Fiegl coglie l’occasione per accompagnare il lancio nelle sale cinematografiche del film “La Terra nel Sangue”, battezzando con lo stesso nome l’etichetta del “bianco” , prodotto per metà con uve del Collio e per metà con uve del Brda.
Per l’occasione venerdì 11 settembre alle 18, avrà luogo un incontro negli spazi del Kinemax di Gorizia, dove il regista Giovanni Ziberna e l’azienda Fiegl incontreranno la stampa e i cittadini per presentare un comingsoon della pellicola insieme alla nuova etichetta del prezioso vino.
La 27. edizione di Primo Piano sull’ Autore ospita il grande Pupi Avati
La 27/a edizione di Primo piano sull’autore, ad Assisi dal 17 al 22 novembre prossimi, vedrà come protagonista Pupi Avati proprio nell’anniversario dei suoi 70 anni che compirà il prossimo 3 Novembre.
La manifestazione umbra, diretta da Franco Mariotti con la consulenza di Tullio Kezich, è organizzata dall’Associazione Culturale Amarcord in collaborazione con l’Associazione Culturale Zabriskie Point.
La caratteristica principale della rassegna è quella di dedicare ogni sua edizione alla rilettura dell’opera di un protagonista del mondo cinematografico italiano che abbia, in qualche modo, segnato la cultura di questo affascinante mondo.
Pupi Avati arriva in rassegna ad Assisi dopo altri grandi del cinema italiano che si sono avvicendati nel comune umbro: Risi, Germi, Bertolucci, Olmi, Sordi, Monicelli o la Wertmuller. E poi Comencini, Montaldo, Zeffirelli, Verdone, De Lurentiis.
Pupi Avati ospite a Cinemazero
Reduce dai successi della Mostra del Cinema di Venezia, dove il suo ultimo film, Il papà di Giovanna, si è conquistato il premio per la migliore interpretazione maschile grazie al talento dell’attore protagonista Silvio Orlando, arriva a Pordenone il regista Pupi Avati, che incontrerà il pubblico di Cinemazero giovedì 25 settembre in SalaGrande.
Il regista, dopo la premiazioni alla 65ma Mostra del Cinema di Venezia, per Il papà di Giovanna, ha ricevuto un biglietto, scritto a mano, pieno di elogi e di congratulazioni. L’autore? Un fan che risponde al nome di John Landis, membro della giuria. Pensiero significativo, più emozionante di mille premi. Un gesto che la dice lunga sulla capacità del regista bolognese di incantare anche stavolta con un racconto che parla italiano, ma che sa essere declinato in mille altre lingue.
Il papà di Giovanna: primato d’ incassi
L’anno di Medusa comincia sotto il segno della crescita e della trasformazione.
Siamo partiti con il sorprendente Neil Marshall di “Dooomsday“, delirante calderone di omaggi cinefili e brandelli di corpi ‘catturati’ dopo la fine del mondo. Ma anche un’esplosione punk e assolutamente eccessiva di almeno dieci immaginari diversi. Al centro di tutto un itinerario di crescita, un iter complicatissimo attraverso il quale la protagonista (una possente e straordinaria Rhona Mitra) ri/prenderà possesso del suo passato e del ricordo della madre.
Siamo poi arrivati al Corsicato de “Il seme della discordia“. Il film italiano più ‘avanti’ degli ultimi tempi? Senza dubbio. Corsicato fa a pezzetti racconto e razionalità, inventandosi uno stile sorprendente, leggero come un piuma e frizzante come nessun altro. E il suo cinema diventa un luogo frenetico e spensierato dove costruire un avvicinamento alla maternità che ha del miracoloso.
E in quest’ ultimo weekend, un eccellente incasso al box office per il film di Pupi Avati “Il papà di Giovanna” che ha totalizzato 911.752 euro con 336 copie e una media incasso per copia di 2.687 euro aggiudicandosi cosi il primato degli incassi dei film presentati a Venezia.
Est Film Festival: Pupi Avati ospite della sezione Elite
Montefiascone. Dopo l’incontro di domenica 27 Luglio con Amnesty International, la Rocca dei Papi ha visto protagonista PUPI AVATI – come secondo Ospite della Sezione ELITE – Incontri con gli autori. Il regista de IL NASCONDIGLIO – accolto in sala dal numeroso pubblico che ha assistito alla proiezione del suo ultimo film – ha affascinato gli spettatori con piccole curiosità e aneddoti dei quali si è servito per raccontare il suo Cinema.
“A settembre festeggerò i 40 anni della mia attività” – ha esordito Avati. “Molti anni fa, quando ero un ragazzo, a Bologna sognavo anch’io, insieme a dei ragazzi tipo questi che sono qui a presentarmi, di creare qualcosa di importante: loro hanno realizzato un Festival, noi sognavamo di realizzare un film, anche se il cinema era la cosa più lontana che avremmo potuto fare”. La delusione di vedersi sfumare il sogno adolescenziale di diventare un jazzista e poi l’incontro casuale con 8e1/2 di Fellini, hanno fatto comprendere al regista “quale poteva essere la potenzialità del mezzo espressivo cinematografico”.
Gli esordi però non sono stati molto facili per Avati che ha incontrato non pochi ostacoli con le produzioni ma i suoi racconti nella sala Innocenzo III della Rocca di Montefiascone hanno divertito e fatto riflettere. “Io con il cinema riesco a dire chi sono” – ha dichiarato Avati – “sono convinto che ognuno abbia una sua identità che potrebbe essere eccezionale, perché ognuno rappresenta un’eccezione: deve trovare solo uno strumento per potersi esprimere. Tutti devono lasciare una traccia di quello che sono e di quello che sono stato durante la sua vita: perché siamo tutti unici e irripetibili”.