Renato Brunetta si conferma un personaggio imperdibile e dalla chiacchiera (intesa come capacità oratoria) tagliente. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e per l’Innovazione nei giorni scorsi si è scagliato contro il cinema. Nonostante le lodi del Presidente Berlusconi e del Ministro Bondi a Baarìa di Giuseppe Tornatore (Berlusconi è anche intervenuto in diretta nella trasmissione di Marzullo Cinematografo) e l’indubbio successo mediatico del Festival appena conclusosi, Renato Brunetta ha dichiarato: “Quello che si è visto a Venezia non fa ben sperare. Mi piacerebbe una Mostra del Cinema capace di attrarre su Venezia l’attenzione del mondo, meglio di Cannes e Berlino come stimolo all’industria italiana, ma non solo a quella, e che possa vantare un ruolo straordinario economico oltre che culturale, cosa che non si è vista finora”. Il Ministro ha poi continuato bacchettando l’intellighenzia cinematografica: “L’industria del cinema va trattata come qualsiasi altra industria, quindi senza privilegi. Gli spettacoli di qualsiasi tipo devono vivere sul mercato. L’equazione cinema uguale cultura, uguale fondi pubblici uguale sprechi, non so dove sta scritto. Si sono prodotti mostri e io denuncio questi mostri. Questo non vuol dire che l’industria del cinema non possa avere stimoli, incentivi o tassi agevolati”.
Festival di Cannes: 3 classici restaurati di Rossellini, Bertolucci, e Petri
Tra gli appuntamenti di punta di “Cannes Classics” c’è un tris di film italiani: La macchina ammazzacattivi di Roberto Rossellini, Il conformista di Bernardo Bertolucci … Read more